Il bello del Roma Fiction Fest 2012, oltre a farci incontrare i grandi della tv contemporanea (non perdete nei prossimi giorni i nostri incontri con Kelsey Grammer e Alexander Skarsgard), permette di dare un’occhiata alla programmazione tv dei network italiani con un po’ d’anticipo. Oggi è il turno dei canali Fox Italia che hanno presentato due delle serie di punta del prossimo autunno, entrambe in onda da ottobre, Last Resort e Copper.
Last Resort (ABC, dall’8 ottobre su Fox) racconta di un sottomarino nucleare USA che dopo aver messo in discussione un ordine folle (attaccare il Pakistan senza motivo) viene attaccato dal proprio paese: il comandante allora decide di rifugiarsi su un’isola e prenderne possesso, cercando di ribellarsi ai piani oscuri degli USA. Cosa c’è dietro ai gesti dell’esercito? Creata dal grande Shawn Ryan di The Shield e da Karl Gajdusek, Last Resort è una versione contemporanea di Caccia a Ottobre Rosso aggiornata all’epoca della fine degli schieramenti, delle guerre come schegge impazzite, che riflette sulla necessità di essere pazzi se si vuole essere credibili come leader. Acuto nello script, che infila intriganti riflessioni sui rapporti di potere nelle forze armate e sui modi di occupare un territorio, lo show ha un’invidiabile capacità di avvincere lo spettatore con un perfetto mix di suspense classica, azione e misteri. Se continua così potrebbe essere una delle next big thing in chiaro.
Copper (BBC America, dal 17 ottobre su FoxCrime) ha come protagonista un poliziotto che nella New York di fine ‘800 si trova a indagare sulla morte di una piccola bambina vittima di abusi: le indagini porteranno a scoprire un nido di ricchezza, politica e malagiustizia. Creata da Richard Warlow, la serie – tra i primi drama originali della rete – è un incrocio tra NYPD e Gangs of New York (con la sigla che orecchia ai Dropkick Murders di The Departed), un poliziesco che, alla stregua del compagno di rete Ripper Street (qui il nostro commento), racconta l’evolversi di un luogo come i Five Points attraverso la criminalità, approfondendo di più il lato politico del rapporto tra giustizia e opinione pubblica. La struttura orizzontale può permettere di sviluppare meglio i temi, ma stando al pilota resta un prodotto che regge nei limiti del genere, ma che oltre si rivela meno acuto e profondo di quanto avrebbe potuto essere.
Se volete conoscere tutte le novità dal Rome Fiction Fest 2012 restate su Screenweek che seguirà il festival in modo costante. E poi, commentate l’articolo, ovviamente.