Mad Max: Fury Road, il quarto capitolo in 3D della saga inaugurata nel 1979 da George Miller con Interceptor, è quello che si può definire senza ombra di dubbio un progetto sfortunato.
L’inizio delle riprese è stato rimandato di anno in anno per una serie di motivi, tra cui, i più importanti quelli riguardanti le location. Incredibilmente, infatti, il deserto in cui si era scelto di effettuare le riprese si era trasformato in un prato di fiori. Uno scenario decisamente poco consono ad un film post-apocalittico, cosa che ha costretto la produzione a vagliare nuove ipotesi. Si è parlato di Marocco, Cile, Cina, poi, alla fine, sono stati scelti i suggestivi scenari offerti dalla Repubblica di Namibia, uno Stato indipendente dell’Africa meridionale.
I lavori sono così cominciati qualche mese fa, con un cast che comprende i nomi di Tom Hardy, nuovo volto del duro Mad Max, Charlize Theron, Nicholas Hoult, Zöe Kravitz, Adelaide Clemens e Rosie Huntington-Whiteley, reduce del successo di Transformers 3. Ma qualcosa è andato di nuovo storto.
Stando a quanto riportato dal The Hollywood Reporter, infatti, la pellicola ha sforato il budget previsto ed è in ritardo di cinque giorni sulla fine delle riprese. Per capire quello che sta succedendo il capo della Warner Bros. Jeff Robinov è salito su di un aereo e si è recato sul set. In seguito al sopralluogo è stato deciso di mandare la produttrice Denise di Novi a supervisionare i lavori, in modo tale che diventasse “gli occhi e le orecchie” della produzione.
Dal canto suo George Miller è famoso per essere un perfezionista e non è certo la prima volta che sfora il budget previsto per un lungometraggio. Robinov ha riferito all’Hollywood Reporter di essere comunque fiducioso nei confronti del film, che sarà terminato nei tempi previsti. Ovviamente vi terremo aggiornati su ogni sviluppo.