“Avevo voglia di tornare alla commedia dopo due film come Giorni e nuvole e Cosa voglio di più, dove ho raccontato in maniera quasi documentaristica la realtà che avevo intorno”: così il regista Silvio Soldini spiega la genesi del suo ultimo film, Il Comandante e la Cicogna, che vuole rappresentare una riflessione leggera ma anche critica su quello che è diventato oggi il nostro Paese. Un film al tempo serio e sognante, dove a margine delle storie dei vari personaggi (interpretati tra gli altri da Valerio Mastandrea, Alba Rohrwacher, Giuseppe Battiston, Claudia Gerini, Luca Zingaretti) troviamo le statue delle grandi personalità della storia italiana come Garibaldi e Leopardi, che dall’alto e della tortura della propria fissità, scrutano e commentano gli affanni e le piccole disonestà del loro popolo. Un cambiamento consapevole rispetto ad altri titoli del filmmaker, dotati dello stesso registro:
“Si può definire una commedia morale nel senso che racconta qualcosa di diverso da altre mie commedie come Pane e tulipani o Agata e la tempesta. L’idea delle statue è stata ispirata da un film francese, Jonas che avrà 20 anni nel 2000, che iniziava con un monumento parlante di Jean-Jacques Rousseau. Mi ha fatto pensare a quelle statue che si vedono sempre nelle nostre città, nei nostri giardini e nelle nostre piazze, anche se spesso nessuno sa bene chi siano né perché sono lì. Mi sono chiesto cosa potrebbero dire di noi da lassù, e questo forse ha contribuito più di tutto a portare il film verso la direzione che ha preso alla fine”.
Tra le tante disavventure di cui questi busti e questi monumenti equestri devono essere testimoni, ci sono anche quelle di personaggi stravaganti, come l’idraulico Leo, che ha il volto di Valerio Mastandrea. Un disperato padre di famiglia a cui è stato dato un background napoletano pensando a Totò e alla sua Livella: quella morte che il personaggio deve affrontare in quanto vedovo con due figli a carico, e una visione della moglie defunta che lo va a trovare ogni notte (Claudia Gerini). Ma anche come Amanzio (Giuseppe Battiston), un buffo signore dall’aria demodé, la cui missione è sensibilizzare gli stolti contro le brutture e le storpiature della società moderna, e che finisce per stringere amicizia con il figlio di Leo, Elia, la cui unica amica è la famosa cicogna del titolo. Un animale con un ruolo piuttosto centrale nel film, come spiega lo stesso Soldini:
“Il film non viene da idee e ricordi recuperati qua e là. Volevamo compiere un volo sopra la realtà, per questo la cicogna è un po’ la base di tutto: uno sguardo che si innalza al di sopra del mondo, della sua volgarità, delle notizie che ci arrivano ogni giorno. Volevamo volare sopra a tutto con ironia e poesia”.
Anche per quanto riguarda le piazze con le diverse statue, l’idea era quella di abbracciare un Paese generico:
“La città dove abbiamo girato, Torino, è appena riconoscibile. Non si vedono la Mole o altri angoli tipici: volevamo che desse l’impressione di una generica città italiana, e se fosse stato possibile dal punto di vista produttivo, l’avrei girato in almeno sei location differenti. Piazza Garibaldi poi è inventata, e anche la piazzetta con Leopardi appare un po’ più piccola di quanto non sia davvero”.
Per i riferimenti all’attualità politica italiana, Soldini ha pure preferito mantenersi vago e concentrare tutto sulla figura dell’avvocato corrotto interpretato da Luca Zingaretti. Un faccendiere specializzato nel risolvere le rogne giudiziarie di evasori e truffatori e con un cattivo gusto davvero spiccato, riassunto nell’orribile murales che fa dipingere alla povera malcapitata artista Diana (Alba Rohrwacher):
“Se ci fossimo attenuti alla realtà politica dell’Italia, saremmo dovuti finire nel grottesco. Ma a noi interessava mantenere una certa levità, raccontare personaggi che nonostante tutto conservino dei valori. Qualche riferimento c’è nel paesaggio, come i poster elettorali attaccati ai tram, ma il resto del film è affidato a personaggi che probabilmente sono migliori di quelli che si vedono nella realtà ”.
Il Comandante e la Cicogna uscirà nelle nostre sale il 18 ottobre, distribuito da Warner Bros. Pictures Italia.