Ogni volta che viene annunciato il coinvolgimento, in qualsiasi capacità, di Guillermo Del Toro in un film, vuoi come consulente, produttore, sceneggiatore o regista, i suoi fan non possono fare a meno di sospirare. Il motivo? La lista di progetti in cui è coinvolto fra un po’ diventerà leggendaria, a volte i film non vengono realizzati come nel caso di Alle montagne della follia, mentre la stragrande maggioranza dei suoi progetti attende di essere prodotta, scritta o diretta.
Del Toro al momento sta lavorando a Pacific Rim, a cui probabilmente seguirà il live action Beauty and The Beast interpretato da Emma Watson. Tra i tanti progetti che il regista ha annunciato c’era un ennesima versione del Frankenstein di Mary Shelley, che fine ha fatto?
In un’intervista rilasciata a Shock till you drop il regista ha dato un aggiornamento sulla situazione del progetto:
“Donna Langley, [la co-presidente della Universal Pictures] ci ha messo sulla buona strada per scrivere la sceneggiatura. Quindi, stiamo per iniziare a scrivere la sceneggiatura. Si tratterà di uno sforzo molto lungo per me, che richiederà un paio di anni solo per scriverlo. Ma è stato messo di nuovo in pista da Donna”.
Quando qualche giorno fa abbiamo parlato di un altro film di Frankenstein in lavorazione alla Fox, avevamo notato come siano stati annunciati almeno 5/6 progetti negli ultimi anni, solo su questo personaggio, e come gli studio stiano cercando di uscire con la loro versione prima di tutti gli altri, salvo contrattempi, per evitare situazioni come la guerra tra i film di Biancaneve. Ma Frankenstein non è l’unico classico diventato una proprietà hot in questi ultimi anni. Perché continua a rimanere un ‘interesse così alto verso queste proprietà? Secondo Del Toro tutto dipende dall’ideazione di questi personaggi, delle figure senza tempo, che possono essere continuamente reinterpretate, in situazioni e generi diversi.
“Penso che [la storia rimarrà sempre rilevante]. Poiché alcune figure possono essere reinterpretare in tanti modi. Si può fare Tarzan nello spazio, Tarzan nel futuro, Tarzan nel passato. Si può fare Frankenstein come una metafora per il consumismo. Si può fare Frankenstein come una metafora della solitudine dell’uomo. Puoi fare Sherlock Holmes nella Londra del 2012. Puoi fare Sherlock Holmes durante la seconda guerra mondiale. Sono senza tempo. Anche Frankenstein è uno di questi personaggi, di questa galleria, che appartengono all’umanità. Le loro storie si ripeteranno più e più volte, e continueremo a raccontarle fino a quando continueremo ad essere degli esseri umani”.
Quindi come sarà la versione di Del Toro? Fedele? Vagamente basata sul materiale originale?
“Penso che il momento che l’unica qualità che può pretendere è la fedeltà… È molto difficile, particolarmente difficile. Perché ogni volta che fai una deviazione, stai tradendo l’obiettivo che avevi proposto. Sono molto fedele nel cercare di comprendere tutta la narrazione del romanzo. Sono molto fedele nel cercando di catturare lo spirito del romanzo, quando l’ho letto da ragazzo, e come mi ha colpito. Mi rendo conto che è sia una biografia e una profezia della mia vita. È un film molto personale. Per molti versi è il film più personale che abbia mai fatto, perché il mio legame con la creatura è molto profondo e intenso e non credo che ci sia un altro mostro che mi ha colpito così tanto”.
Spiega il regista, che ammette di esser stato un vigliacco, per aver evitato per molti anni di lavorare al progetto, perché voleva realizzarlo nel modo giusto.
Ma questo non è stato l’unico progetto di cui Del Toro ha fornito un aggiornamento. Sono ormai passati almeno un paio d’anni dall’annuncio della serie televisiva di Hulk, nel frattempo la Marvel ha sbancato i botteghini e delle chart delle vendite nell’home video con The Avengers. Joss Whedon sta lavorando alla serie televisiva S.H.I.E.L.D., basata sull’organizzazione guidata da Nick Fury, ma di Hulk non sono stati più forniti degli aggiornamenti. Del Toro spiega che ufficialmente gli è stato detto che sono interessati ad incontrare uno scrittore, che dovrebbe ottenere l’incarico di scrivere lo show.
“È molto, molto occupato. La versione ufficiale è che siamo in pausa, ma non lo so… Dopo il successo ottenuto da Avengers, forse il destino del progetto potrebbe cambiare. In questo momento, questo è quello che so ufficialmente – e non sto nascondendo nulla fuori record o cose così – è che ci hanno detto che stavamo aspettando questo scrittore, e che avremmo lavorato con lui”.
Naturalmente se il progetto andrà avanti Del Toro conferma la sua volontà di dirigere il pilot. A questo punto c’è da chiedersi chi è questo sceneggiatore? Non sarà mica ancora Whedon? Scrivere due serie televisive sarebbe troppo anche per lui, visto che deve occuparso anche della Fase Due. Non è poi detto che lo scrittore misterioso accetti di lavorare al telefilm… Sicuramente per questa stagione non vedremo niente, se la situazione si bloccherà nei prossimi mesi, la Marvel potrebbe presentare entrambi i pilot per la stagione 2014/2015, per quanto riguarda invece la direzione dello show, a questo punto tutto è possibile.
Fonte Shock till you drop