Quando è stato annunciato che il regista Josh Trank non sarebbe tornato a dirigere il sequel di Chronicle, i fan della pellicola non si sono eccessivamente preoccupati, visto che lo sceneggiatore del film originale, Max Landis, era stato confermato lo scorso marzo per scrivere anche l’atteso sequel.
Purtroppo la situazione non è così rosea come immaginavamo. Il padre di Max, il regista John Landis, ospite al secondo appuntamento dell’Universal’s Legacy of Horror, dove sono stati proiettati L’uomo lupo e Un lupo americano a Londra, in un’intervista a The Playlist ha spiegato che la sceneggiatura del figlio sta riscontrando alcuni problemi alla Fox:
“Ha scritto il sequel, ed è incredibile, lo studio l’ha letto ed ha detto ‘Vogliamo di nuovo Chronicle!’ E lui ha detto ‘No, questo è il seguito, è l’evoluzione’, e loro hanno detto ‘No, vogliamo di nuovo quel film!’ Quindi è difficile, stiamo lavorando in un ambiente difficile”.
Purtroppo questa reazione da parte dello studio non è molto sorprendente. Per uno studio è più semplice se il sequel di una pellicola di successo, segue la struttura del film originale, perché in questo modo è sicuro di ottenere lo stesso successo al botteghino, a discapito però dell’originalità. Pensate a Una notte da leoni 2, una copia carbone di Una notte da leoni. Trank non ha voluto dirigere Chronicle 2, per poter perseguire del materiale originale, e sebbene Max sembra sia riuscito a creare un nuovo approccio, lo studio non sembra pronto a correre alcun rischio.
Ma quanto questo commento di Landis padre, è da ritenere affidabile? Il regista poco prima aveva spiegato di aver scritto una sceneggiatura su un film di mostri ambientato a Parigi, e di aver problemi a realizzare la pellicola, senza alcun intervento sulla sceneggiatura, da parte dello studio:
“Un produttore francese mi ha pagato per scrivere una sceneggiatura horror che mi piace molto. L’ha letta ed ha detto ‘Ma che cos’è questo?’ Era rimasto scioccato [dal testo]. Voleva dei cambiamenti che ho rifiutato di apportare, così gli ho dato indietro i soldi, e adesso è di mia proprietà. Non so se riuscirò ad avere qualcun altro che mi darà i soldi, tutti vogliono la stessa cosa”.
Possiamo desumere che questo è un problema che sta accomunando diversi studios, la crisi economica sta spingendo a produrre successi certi, e se diamo un occhiata ai film di maggiore successo di quest’anno, le prime dieci posizioni del mercato mondiale, a parte Brave e Ted, rispettivamente all’ottavo e al nono posto, sono occupate da sequel, reboot, cross-over e adattamenti cinematografici.
Non ci resta che attendere e vedere cosa deciderà di fare la Fox.
Fonte The Playlist, Box Office Mojo