Nell’entroterra Sardo vivono alcune donne che svolgono un lavoro fondamentale e talmente radicato nella tradizione da risultare anacronistico. Sono le guarda-barriera, il loro compito è quello di controllare gli incroci di alcune stradine sperdute nelle campagne del territorio che si intersecano con le linee ferroviarie e di bloccare il passaggio (con l’ausilio di alcune catene, appunto) di persone e vetture ad ogni passaggio del treno.
Nell’era dell’automazione, della velocità e, più in generale, del progresso tecnologico risulta decisamente strano parlare di un argomento simile ma si tratta pur sempre di una situazione esistente, che merita la dovuta attenzione proprio perché profondamente radicato nella nostra cultura. Il documentario diretto da Francesca Balbo, vincitore del Premio Solinas 2009 Documentario per il Cinema e già in concorso a Visions du Réel, fa appunto questo, offrendoci il ritratto di donne che, ormai da generazioni, sono dedite ad un professione che con il passare del tempo è diventata una vera e propria ossessione e che ha assorbito la loro intera esistenza, ormai scandita dagli orari dei vari treni che, ogni giorno, oltrepassano quel territorio che vive fuori dal tempo.
E fuori dal tempo vive anche Cadenas, che non si limita ad essere un “semplice documentario” sul lavoro, ma un’opera sulla vita stessa, rappresentata da Francesca Balbo (che ha ripreso queste donne durante la loro quotidianità, fermando su pellicola i loro movimenti e i loro pensieri) con una delicatezza unica.
Il documentario sarà proiettato oggi, lunedì 29, e martedì 30 ottobre alle ore 20:30 con replica alle 22:30 al Nuovo Cinema Aquila di Roma. La regista sarà per la prima volta a Roma per presentare il suo film e incontrerà il pubblico nell’intervallo tra le due proiezioni. Per maggiori informazioni potete visitare il sito www.cinemaaquila.com.