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Venezia 69: The company you keep – Recensione in anteprima.

Pubblicato il 08 settembre 2012 di laura.c

Un avvocato di provincia con una doppia identità, un giovane giornalista che fiuta una pista sfuggita alla polizia, l’FBI sulle tracce dei componenti di un ex-gruppo di pacifisti estremisti degli anni ’70. The company you keep, diretto e interpretato da un sempre grande  Robert Redford, potrebbe essere definito come un thriller vintage, nostalgico, sia nella forma che nei temi. Tratto da un romanzo di Neil Gordon e interpretato anche dal giovane coprotagonista  Shia LaBeouf, il film ne ricorda infatti molti altri costruiti sulla stessa falsariga di un fuggitivo accusato ingiustamente, e della storia parallela del reporter che cerca di portare a galla una verità scomoda, negata dall’ordine costituito.

Avendo come ricercato  Redford, tuttavia, è chiaro come la regia non possa puntare in prima istanza sulla componete action o sulla suspance, e chiami così in aiuto una riflessione più ampia sull’eredità delle ideologie rivoluzionarie degli anni ’70: ideologie ormai sempre più sbiadite e scalzate dall’avanzata della società del benessere, dei consumi e dell’hi-tech, ma allo stesso tempo perfettamente aderenti all’attualità della crisi, del dominio del capitalismo finanziario e della globalizzazione. Ecco così che il protagonista non diventa un accusato qualsiasi, ma un ex-militante di un gruppo di pacifisti radicali, chiamati Weather Underground, che per liberarsi da un’incriminazione per omicidio deve andare a trovare una serie di vecchi “compagni”, costringendoli a fare i conti con i loro anni di latitanza e con il presente. Allo stesso tempo, il giovane giornalista Shia LaBeouf intraprende un percorso di ricerca che lo porta a scoprire un mondo, a lui completamente sconosciuto, di ragazzi animati da obiettivi e passioni estranee alla società contemporanea.

Il percorso, oltre a essere descritto con un buon ritmo e con un’atmosfera abbastanza tesa, è interessante e originale. Peccato che alla fine il tutto sfoci in una conclusione “conservativa”, in cui ogni speranza di cambiamento e di emancipazione sembra sparire sotto il peso del tempo. Quello che ne rimane, è perciò l’aria di un’operazione nostalgica, che non intende esprimere alcuna posizione forte ma intrattenere lo spettatore con il ricordo di un’epoca e dei suoi sogni sempre nobili ma ormai raggrinziti, un po’ come i lineamenti dei grandi attori coinvolti nel film. Non solo Redford, ma anche la fiera Julie Christie, la carismatica Susan Sarandon e un simpatico Nick Nolte.

The company you keep farà il suo ingresso nelle sale italiane nel 2013, distribuito da 01 Distribution. Vi ricordiamo che anche quest’anno ScreenWeek.it è in Laguna per seguire da vicino la 69° edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, ormai agli sgoccioli. Cliccate sul riquadro sottostante per leggere tutte le news dal Festival e le recensioni. Seguiteci inoltre su Twitter e Instagram grazie alla tag #Venezia69SW.