La domenica animata di Fox ha un altro fiore all’occhiello, Bob’s Burgers, serie di Loren Bouchard la cui 2^ stagione è cominciata in Italia da qualche settimana e che rispetto alle serie con cui condivide la serata (come Simpson, Cleveland Show e Griffin) opta per un tono più piacevole e sereno.
Protagonista è la famiglia di Bob, il quale gestisce un negozio di hamburger: la moglie Louise e i figli Tina, Gene e Linda, tutti mediamente disfunzionali ma affettuosi. Nella première della 2^ stagione, Il tesoro di Caffrey, per esempio i ragazzi cercano un tesoro nascosto in una fabbrica abbandonata di caramelle, mentre i genitori cercano di avere una notte libera per stare in intimità.
Scritto da Jon Schroeder e diretto dai fratelli Lim, The Belchies si discosta abbastanza dalle dinamiche da sitcom familiare moderna di prodotti simili per abbracciare l’avventura e diventare una sorta di parodia dei Goonies, con tanto di finale beffardo e canzone in stile Cindy Lauper.
Ciò che rende vincente Bob’s Burgers, anche se meno esplosiva di altre serie, è la scelta di non mettersi in confronto diretto coi prodotti di Seth MacFarlane o Matt Groening, ma di scegliere un tono e degli obiettivi diversi, seppure simili in apparenza: e così il ritratto di una famiglia strana diventa in realtà lo sguardo affettuoso a dei teneri freak, senza cattiveria, anzi con una tenerezza che non diventa mai zucchero e che si fatica a trovare altrove.
Inoltre, va elogiata la bravura di Bouchard e soci nel comporre ritratti, gag e situazinoi con intelligenza e misura, senza cercare la risata a tutti i costi, meno geniale di sicuro, ma anche più digeribile e ad altezza ragazzo. E’ forse il motivo per cui non è sulla cresta dell’onda, ma è anche il motivo per cui è nei nostri cuori e ci sentiamo di consigliarlo.
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