Finita l’esperienza politica come governatore della California, Arnold Schwarzenegger è tornato a lavorare a pieno regime a Hollywood. Recentemente lo abbiamo rivisto nei panni di Trench in I mercenari 2 e prossimamente sarà protagonista di The Last Stand e di The Tomb, dove lavorerà nuovamente assieme a Stallone. Si è parlato della realizzazione di un sequel di I gemelli, Triplets, dove sarà il fratello gemello di Danny DeVito ed Eddie Murphy, ma quali sono gli altri progetti a cui Schwarzenegger sta lavorando? E che ne è stato del nuovo film di Terminator?
Tra i vari progetti dell’attore c’è il film di David Ayer, Breacher precedentemente intitolato Ten, in cui reciterà al fianco di Sam Worthington, Terrence Howard ed Olivia Williams. Schwarzenegger sarà il capo di una task force della DEA, i cui uomini cominciano ad essere fatti fuori uno dopo l’altro. L’attore descrive il progetto come una storia più personale, con un cast corale, simile a Predator.
“Tutti questi progetti sono interessanti perché mi danno la possibilità di tornare a lavorare lentamente piuttosto che farlo in fretta e furia. Mi piace l’idea di cominciare di nuovo, ma cercando di tornare da metà strada e risalendo lentamente il resto. Questa è la mia idea, di fare storie più personali e dei film corali come Predator.
In particolare Breacher, sarà come un nuovo Predator. C’è una squadra attorno a me e verranno fatti fuori fino a quando non rimarrò solo io. Ma in questo caso ci sarà un diverso colpo di scena, al posto del mostro alieno. Quando ripenso indietro penso che Predator fosse un film molto interessante. È stato anche un bene che non fossi l’unica star. Voglio dire, ero il protagonista perché alla fine la storia è incentrata su di me, ma si può lasciar brillare che anche altre persone – dandogli tempo sullo schermo e non essendo presente in ogni scena. Quindi penso che è quello che mi piace di Breacher e il modo in cui è scritto. Ma [il mio] è un grande personaggio, un personaggio estremamente interessante e molto ben scritto. David Ayers ha davvero talento”.
Per quanto riguarda il nuovo film di Terminator, che dovrà essere prodotto da Megan Ellison prima del 2018, anno in cui i diritti della franchise torneranno in mano a James Cameron, Schwarzenegger non ha idea sul punto in cui si trova il film.
“Penso che Megan Ellison possegga i diritti di Terminator 16, o quello che è. Hanno cercato di mettere insieme una sceneggiatura, ma io non l’ho vista, quindi non ne ho idea. Non c’è niente sul tavolo, a questo punto. Nulla sul piano [per il film]”.
Un progetto invece che non vedrà mai la luce, è invece Crusade, una pellicola di Paul Verhoeven che doveva essere interpretata da Schwarzenegger, Robert Duvall, Jennifer Connelly, John Turturro e Christopher McDonald. Il film, descritto come un incrocio tra Spartacus e Conan, era pronto per le riprese in Spagna, ma nell’ultimo incontro con lo studio, prima delle riprese, il regista è scoppiato parlando con i produttori.
“Era stato scritto tutto ed eravamo pronti a partire, ma poi Paul ha iniziato a dare i numeri. Abbiamo fatto l’ultimo incontro con lo studio ed eravamo tutti seduti al tavolo della sala riunioni. Hanno detto,’Così il bilancio è di 100 milioni di dollari. Sono un sacco di soldi. Che tipo di garanzie avete che lo farete per 100 e che non salirà fino a 130?’
E lui risponde ‘Che volete dire, le garanzie? Non esistono le garanzie! Le garanzie non ci sono e se qualcuno vi promette delle garanzie, sta mentendo! Non sappiamo nemmeno se quando usciremo dall’edificio non verremmo colpiti da un camion. Non c’è alcuna garanzia che arriveremo a domani! Non posso avere il controllo su Dio – io non credo nemmeno in Dio, perché sto parlando di Dio. Ma qualcuno, la natura, potrebbe piovere per tre mesi e in quel caso cosa facciamo? Come posso dare una garanzia? Questo è ridicolo!
Ho continuato a prenderlo a calci sotto il tavolo e a cercare di dirgli di stare zitto mentre eravamo in vantaggio. Ma non ha voluto, ed è finita lì. Quella fu la fine di quel film. Paul ha sempre cercato di essere onesto, ma si può essere un po’ selettivi su quando essere onesti e su quando andare avanti con il progetto. È stato un peccato”.
Decisamente un peccato.
Fonte Empire