Se qualcuno dicesse “Ecco un’altra serie poliziesca come tante” non si sbaglierebbe, anche se la rete Lifetime che produce e trasmette dovrebbe garantire un tocco femminile peculiare. Invece The Protector, che ha esordito in questi giorni su FoxCrime, è il tipico poliziesco procedurale con protagonista una detective donna, interpretata da Ally Walker (Sons of Anarchy).
La quale è Gloria Sheppard, madre di due figli e sorella di un uomo con cui condivide la casa in modo vivace, e soprattutto poliziotta spigolosa che risolve casi a Los Angeles assieme alla sua compagna Michelle Dulcett sotto la supervisione del tenente Valdez. La serie si basa proprio sull’alternanza di casi polizieschi e problemi familiari.
Scritto dai creatori Michael Nankin e Jeffrey Bell (su un soggetto rifiutato qualche anno fa da CBS) e diretto da Peter O’Fallon, il pilot di The Protector si limita a rimarcare le regole del poliziesco classico aggiornato alla tendenza family dei canali a target femminile, di cui Lifetime è leader: per dare un’idea, il primo caso che Gloria e Michelle devono risolvere è quello di un ricco finanziare assassinato probabilmente da una delle sue tre donne, moglie, amante e fidanzata.
La serie segue la scia resa fruttuosa dal dottor House di protagonisti non proprio simpatici, anti-convenzionali nei metodi di lavoro, un po’ sgradevoli e sopra le righe, poco socievoli in senso stretto. E ovviamente pronti all’ironia e al sarcasmo come arma di difesa: Gloria non si fa scrupolo di mettere tre rivali in amore una di fronte all’altra o di interrompere l’interrogatorio del suo responsabile per dare fastidio a una delle sospettate.
Il tutto condito con piccoli problemucci familiari più da sit-comedy che da poliziesco, che ovviamente finiscono con un abbraccio e un sorriso: una serie più da FoxLife che Crime, ma che comunque si regge a galla sul pelo della sufficienza. Una sorta di Crossing Jordan più ingessato, e senza patologi e medici legali,sia per via del personaggio e dell’ambientazione, ma anche per il rapporto tra la protagonista e Valdez, interpretato da quel Miguel Ferrer che ricopriva praticamente lo stesso ruolo nella serie del 2001.
Compitino facile e poco appassionante, non brutto ma mediocre, che infatti non ha trovato riscontro nemmeno nel pubblico che ha cancellato la serie dopo 13 episodi e una sola stagione. Walker e Tisha Campbell-Martin hanno una buona alchimia, ma non c’è davvero molto altro in The Protector. Come si suol dire: per chi si accontenta.
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