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The Protector, il commento alla nuova serie FoxCrime

Pubblicato il 25 agosto 2012 di emanuele.r

Se qualcuno dicesse “Ecco un’altra serie poliziesca come tante” non si sbaglierebbe, anche se la rete Lifetime che produce e trasmette dovrebbe garantire un tocco femminile peculiare. Invece The Protector, che ha esordito in questi giorni su FoxCrime, è il tipico poliziesco procedurale con protagonista una detective donna, interpretata da Ally Walker (Sons of Anarchy).

La quale è Gloria Sheppard, madre di due figli e sorella di un uomo con cui condivide la casa in modo vivace, e soprattutto poliziotta spigolosa che risolve casi a Los Angeles assieme alla sua compagna Michelle Dulcett sotto la supervisione del tenente Valdez. La serie si basa proprio sull’alternanza di casi polizieschi e problemi familiari.

Scritto dai creatori Michael Nankin e Jeffrey Bell (su un soggetto rifiutato qualche anno fa da CBS) e diretto da Peter O’Fallon, il pilot di The Protector si limita a rimarcare le regole del poliziesco classico aggiornato alla tendenza family dei canali a target femminile, di cui Lifetime è leader: per dare un’idea, il primo caso che Gloria e Michelle devono risolvere è quello di un ricco finanziare assassinato probabilmente da una delle sue tre donne, moglie, amante e fidanzata.

La serie segue la scia resa fruttuosa dal dottor House di protagonisti non proprio simpatici, anti-convenzionali nei metodi di lavoro, un po’ sgradevoli e sopra le righe, poco socievoli in senso stretto. E ovviamente pronti all’ironia e al sarcasmo come arma di difesa: Gloria non si fa scrupolo di mettere tre rivali in amore una di fronte all’altra o di interrompere l’interrogatorio del suo responsabile per dare fastidio a una delle sospettate.

Il tutto condito con piccoli problemucci familiari più da sit-comedy che da poliziesco, che ovviamente finiscono con un abbraccio e un sorriso: una serie più da FoxLife che Crime, ma che comunque si regge a galla sul pelo della sufficienza. Una sorta di Crossing Jordan più ingessato, e senza patologi e medici legali,sia per via del personaggio e dell’ambientazione, ma anche per il rapporto tra la protagonista e Valdez, interpretato da quel Miguel Ferrer che ricopriva praticamente lo stesso ruolo nella serie del 2001.

Compitino facile e poco appassionante, non brutto ma mediocre, che infatti non ha trovato riscontro nemmeno nel pubblico che ha cancellato la serie dopo 13 episodi e una sola stagione. Walker e Tisha Campbell-Martin hanno una buona alchimia, ma non c’è davvero molto altro in The Protector. Come si suol dire: per chi si accontenta.

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