In Italia non abbiamo avuto ancora il piacere di vedere il film The Raid, diretto da Gareth Evans (Merantau), vincitore nella sezione Midnight Madness dell’edizione 2011 del Toronto Film Festival, vincitore del Premio del pubblico e del Dublin Film Critics Circle Best Film e del Dp!ts Silver Scream Award all’Imagine Film Festival, presentato lo scorso gennaio anche al Sundance Film Festival. La pellicola ha conquistato ampi consensi sia di pubblico che di critica.
Non solo sono stati già programmati due sequel, che permetteranno la realizzazione di una trilogia, ma la Screen Gems ha acquistato i diritti del primo film per realizzare un remake, avente come produttore esecutivo Evans e sceneggiato da Brad Ingelsby, dopo la presentazione della pellicola a Cannes, l’anno precedente. Lo studio ha inoltre espresso interesse nell’utilizzare gli stessi coreografi per i combattimenti che ha lavorato nel film originale. The Raid, un must per gli amanti del genere d’azione e delle arti marziali, in questo caso lo stile indonesiano silat, racconta di una retata di una squadra d’élite della SWAT, composta di 20 membri, che devono combattere contro i criminali che abitano un palazzo di 15 piani, per raggiungere e catturare il loro capo, signore della droga, che si trova nell’ultimo piano.
Ma inizialmente Evans non doveva girare The Raid, ma un altro film Berandal, una pellicola d’azione che avrebbe dovuto mostrare degli scontri con dei ritmi più veloci, per ottenere un impatto maggiore. Ma a causa di alcune complicazioni col budget, il regista fu costretto a cambiare i propri piani, e a realizzare The Raid, più pratico data l’ambientazione, un edificio. Fonte d’ispirazione è stato uno dei film preferiti del regista, Trappola di cristallo.
Grazie al successo di The Raid, Evans ha deciso di realizzare Berandal, avente sempre come protagonista Iko Uwais che ha lavorato anche come coordinatore dei combattimenti in The Raid.
Parlando con Collider lo scorso febbraio, Evans aveva spiegato quali erano i suoi progetti per la pellicola:
“Mentre stavo creando ‘The Raid,’ stavo cercando a diversi modi per legare insieme questi due script perché avevamo fatto tutto questa coreografia nel primo film, ed eravamo pronti a procedere ma avevamo solo bisogno dei finanziamenti per tirare il grilletto. Dato che non volevo abbandonare proprio questo progetto, ho iniziato a studiare dei modi per collegare le due cose insieme. Così ho avuto un problema con lo script originale, ovvero che il protagonista non aveva un retroscena abbastanza interessante.
Mentre ci stavo pensando, ho pensato ‘Beh, se faccio questo (Berandal, ndr.) una continuazione della storia di The Raid, funzionerà molto meglio, e aggiungerà altre idee ed elementi più diversi’, quindi diventerà il sequel di The Raid. Siamo in una posizione in cui ora siamo in grado di finanziare quel film, ed è grandioso [ride]. Quindi sì, è un grande sollievo ora. Per tre anni è stato il prurito non ho potuto grattare, quindi sto un po’ morendo nel rimanere bloccato e fare dopo quel film. Questa sarà la seconda parte. La terza parte [ci sarà] più avanti. Ma molto più in là”.
A marzo è stata confermata la partecipazione di Evans e Uwais in Berandal (in indonesiano significa criminale, ma Evans aveva espresso l’interesse di cambiare il titolo, ndr.), che avrà un budget un po’ più grande di The Raid, 3 milioni di dollari, 2 in più rispetto al film precedente.
“Per il primo film volevo un po’ giocare su come realizzare una scena di arti marziali, per il secondo voglio includere le sparatorie e le arti marziali… Per il sequel di The Raid voglio inserire degli elementi degli inseguimenti in macchina. Così avremo una fantastica scena d’azione all’interno della macchina, combattendo quattro persone mentre procede ad alta velocità”.
Evans tramite il suo account Twitter ha intanto postato il primo concept art del film, raffigurante Alicia, la ragazza col martello. Non sappiamo se sarà un alleata o una nemica del protagonista Rama, ma sicuramente sarà un asso nel maneggiare quel martello.
Berandal verrà probabilmente girato in anamorfico, sempre su pellicola digitale, visto che costa meno. Le riprese cominceranno a settembre e dureranno all’incirca 100 giorni.