Attenzione: l’articolo contiene spoiler.
Continua la marcia della 2^ Mass. verso Charlestown, dove i nostri dovrebbero trovare una nuova possibilità di civiltà e democrazia, e continua anche la marcia di Falling Skies verso il finale della 2^ stagione: l’8° episodio, La marcia della morte (Death March), che andrà in onda domani 14 agosto alle 21 su Fox, porta il cammino dei nostri sempre più vicino al luogo in cui finalmente trovare riposo, ma i pericoli e i dubbi non mancano. Anche se l’episodio è forse il peggiore della stagione.
Durante il viaggio della comunità verso Charlestown, una bambina si pone di fronte al veicolo di Weaver: è una fuggitiva dagli skeeter che ha cominciato la mutazione in alieno. Tra paure e indagini cercano di integrarla al gruppo, ma il suo guardiano è in cerca di lei.
Scritto da Heather V. Regnier e diretto da Seith Mann, La marcia della morte si concentra quasi integralmente sul viaggio e sui dubbi che stanno sorgendo nei membri della comunità tanto dopo l’abbandono di Ben quanto dopo il reintegro di Pope, con l’azione ridotta ai minimi termini.
L’episodio, un po’ per ragioni di scrittura dei personaggi, un po’ perché essendo di transizione punta al risparmio, è tutto strutturato sui dialoghi dei personaggi, a coppie di 2, durante il viaggio: Weaver col soldato problematico che gli racconta il suo passato traumatico, Tom con Anne sulla difficoltà di andare avanti ed essere pilastri della comunità, Hal che continua nel flirt con Maggie e Matt con la ragazzina fuggiasca, con lei che vorrebbe trovare suo fratello e lui che vuole convincerla a restare con loro, per ricreare una nuova famiglia.
Così, mentre il soldato decide di andarsene via una volta giunti a Charlestown e Maggie rivela il suo passato di criminale e carcerata (sai che scoperta), le uniche scene d’azione sono quelle che riguardano lo scontro con il guardiano della bambina. La mancanza di avventura però non è il vero problema dell’episodio, quanto la mancanza di spessore dei dialoghi e delle psicologie dei personaggi in ballo: in un episodio che conferma la biblicità della stagione, con la terra promessa, l’esodo e il ruolo dominante della famiglia, i personaggi accumulano stereotipi e si sente la natura transitoria e poco incisiva della scrittura.
Così, quando nel finale arriva la First Army che annuncia l’arrivo a Charlestown, si tira un sospiro dell’allievo perché la stagione, col doppio finale della prossima settimana, potrebbe tirare fuori in coda quella marcia in più che l’inizio prometteva, e non l’ennesimo discorso di Weaver. E il promo, che vedete sotto, sembra confermarlo.
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