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True Blood, il commento a Let’s Boot and Rally

Pubblicato il 14 luglio 2012 di emanuele.r

Attenzione: il seguente articolo contiene spoiler. 

Finalmente True Blood è tornato ai livelli di suspense e divertimento che ce lo hanno fatto amare nelle prime 2 stagione – e un po’ nella 3^ – non solo perché gli autori hanno cominciato a fare differenza tra linee principali e secondarie, ma perché il tocco narrativo di ogni storia è quasi sempre azzeccato. Questo 5° episodio della 5^ stagione non fa eccezione, anche se il meglio, stavolta, arriva verso il finale.

Let’s Boot and Rally è più lineare del solito visto che il blocco principale è quello che riguarda Eric e Bill, costretti dall’impianto dell’Autorità a trovare al più presto Russell, prima di essere trafitti. Per fare prima si fanno aiutare da Sookie e Alcyde. Il resto è, per ora, contorno: Terry e Patrick che fanno i conti con la maledizione lanciatagli in guerra, Lafayette e le apparizioni bibliche, Jason che ha sogni e visioni dopo lo scontro con le fate assieme allo sceriffo Andy, ma soprattutto Tara che comincia a rendersi conto dei pregi dell’essere vampiro.

Scritto da Angela Robinson e diretto da Michael Lehman, Let’s Boot and Rally segue l’andamento tipico delle serie HBO, dopo 4 episodi anche troppo veloci, partendo con cautela – relativa – e costruendo in crescendo la suspense legato al ritrovamento di Edgington.

L’apertura è di quelle spassose tipiche della serie: Sookie e Alcyde pronti a fare sesso, prima che lei gli vomiti sulle scarpe e la coppia Bill ed Eric intervenga ironicamente per spiegare loro la missione. Da lì, con la signorina Stakehouse visibilmente ubriaca, parte la ricerca all’ex-re creduto morto, e il tempo stringe visto che l’Autorità è impaziente e non vuole più aspettare temendo un’insurrezione sanguinista (minacciata da Nora sotto tortura). Così Molly annuncia ai due vampiri che hanno tempo fino all’alba prima che il loro impianto li uccida.

Il countdown rende i due se non amici sicuramente più lucidi e infatti riescono a raggiungere il covo di Russell, in cui il temibile vampiro è in “rianimazione” cibandosi di umani nascosti in un magazzino. Ma è ancora indifeso ed Eric lo assalta per farlo fuori, prima che il nero finisca la puntata su furiosi rumori. Sappiamo che non dobbiamo mai fidarci delle apparenze in True Blood, specie perché è improbabile che Edgington sia solo in quel covo e che non abbia qualche infiltrato dentro l’Autorità.

Questo è il segnale che la stagione è pronta al grande salto e che la serie ha ripreso quota: la conferma viene dal gusto con cui sono tratteggiate le storie parallele che prima sembravano un peso inutile. Le ripetute e opposte visioni di LaFayette e Jason sono buffe e visionarie allo stesso tempo (incredibile Stakehouse che si sogna bambino coi genitori che portano i morsi dei vampiri e con la madre che gli propone una fellatio), la maledizione bellica che perseguita Bellefleur e Devins – anche se i flashback bellici non paiono proprio il pane per True Blood -, l’assassinio di Debbie che potrebbe rovinare per sempre Sookie.

True Blood è tornato a convincerci perché a suo modo è tornato a parlare dell’America: la guerra, il potere politico che manipola le persone, lo scontro tra i fondamentalismi della società. Ma anche perché sa fare i conti di nuovo con l’intimità dei suoi personaggi: Tara, diventata insopportabile, riprende fascino con questa sua trasmutazione vampiresca, come dimostra il bel dialogo con Jessica sull’essenza dell’essere vampiri, prima di mostrarsi più sexy che mai a Hoyt, in cerca del connubio estatico tra sesso e alimentazione. E per la prima volta dopo un po’ di tempo, non vediamo l’ora di vedere il prossimo episodio (di cui potete vedere il promo subito sopra).

Cosa ne pensate di questa nuovo episodio di True Blood e di questa 5^ stagione? Commentate l’articolo e restate su Screenweek ed Episode39: non solo per i commenti e le recensioni, ma perché in diretta dal Comic-Con vi parleremo anche del panel di True Blood.