A volte i network e i ratings salvano lo spettatore da strazi pluriennali, cancellando serie che non interessano a nessuno. Ma a volte capita invece che a farne le spese siano prodotti interessanti, se non buoni. E’ il caso di Il socio (di cui recensimmo il pilot qui), seguito televisivo dell’omonimo romanzo di John Grisham e del susseguente film di Sidney Pollack con Tom Cruise: che dopo 22 episodi trasmessi in Italia da AXN (in USA da NBC) viene cancellato in modo prevedibile, dati gli ascolti, ma senza che i produttori ne prendessero atto, lasciandosi andare a un cliffhanger finale.
L’ultimo episodio vede Mitch e i suoi alle prese con un doppio problema: da un lato, il caso di Caroline e la difesa di Patrick che si basa sul sicario russo che ha fatto irruzione nel suo appartamento; dall’altra, il matrimonio tra Tamara e Ray interrotto dalla mafia russa che rapisce proprio Mitch.
Scritto dallo showrunner Lukas Reiter e diretto da Helen Shaver, il Capitolo 22 della serie si destreggia bene tra i vari misteri e linee narrative della serie per arrivare a una conclusione e rilanciarsi in un’ipotetica 2^ stagione che però non vedrà mai la luce.
Rispetto alla 1^ parte della serie, che seguiva una complicata struttura alla Damages, fatta di flashback e flashforward continui, la 2^ parte segue un andamento più classico ma allo stesso tempo efficace, concentrato sullo sviluppo del caso principale mettendo in disparte i meno interessanti “casi della settimana”: e il caso principale, dopo aver soppiantato lo studio vicino alla mafia che a inizio serie assume Mitch, porta alla mafia russa e alla rivalità con i clan italiani.
Nonostante il rapimento a scopo intimidatorio, proprio da parte del sicario a cui sta dando la caccia, Mitch prosegue nella difesa di Patrick ancor più convinto della bontà della sua teoria: e riesce a smontare, almeno in parte, la tesi dell’accusa. Ma questo fa arrabbiare i detective coinvolti e la mafia russa che si sente con le spalle al muro: poco dopo aver celebrato in ufficio il matrimonio prima interrotto di Tammy e Ray, l’FBI contatta i McDeere per invitarli a scappare dai russi, attraverso il programma protezione testimoni. E nel sottofinale, 6 mesi dopo, troviamo Mitch su un tetto, con una valigia in mano, a saltare da un tetto.
Cliffhanger non richiesto e ingenuo da parte della produzione, che forse puntava a essere riesumata per il pubblico on line o la syndication, e che invece lascia una serie monca e con un sentore di ripetitività forte. Quello che si è visto però è stato un discreto intrattenimento, un thriller teso come si devo che una volta sistemati i problemi produttivi (visibili nel cambio di struttura, tono, cattivi durante la serie) ha mostrato il meglio di sé, come nella costruzione di bei personaggi, quali quelli interpretati da Juliette Lewis e Callum Keith Rennie, e la valorizzazione di quelli già esistenti come la Abby di Molly Parker.
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