Tra serial e commedie post-adolescenziali, il mondo degli universitari americani non è esattamente un gran terreno di esplorazione e di scoperta. Ciononostante, Damsels in Distress – Ragazze allo sbando, lo affronta in modo diverso dal solito, con un tipo quasi indecifrabile di humour, che va dal cinico al demenziale passando per deviazioni moralistiche di cui è difficile decifrare il grado di serietà.
Al centro del film, un gruppo di ragazze posate, eleganti, perfette e gentili oltre ogni ragionevole immaginazione, la cui missione all’interno del campus è… salvare gli studenti con tendenza suicide. Per questo gestiscono un circolo apposito, in cui offrono ciambelle e corsi di danza, in particolare di tip tap, a chiunque si dichiari depresso o abbia il cuore spezzato, nella convinzione che il ballo e l’ascolto siano il migliore metodo preventivo per evitare che giovani vite decidano di farla finita gettandosi in autostrada. O dal tetto della facoltà di Scienze della Formazione, che è così basso da causare spesso menomazioni permanenti, invece di una confortevole morte.
Ma questo non è tutto: nel loro obiettivo di portare conforto e autostima a quanti più studenti possibili, Heather, Violet e Rose frequentano solo ed esclusivamente ragazzi sfigati, preferibilmente quelli delle confraternite per ricchi ragazzi idioti, dove di casi umani sembra esserci una notevole abbondanza. Al fanatico gruppo di “crocerossine” si aggiunge poi la nuova arrivata Lily, risucchiata in questo folle mondo sin dal primo giorno nella sua nuova università, ma troppo normale per stare al passo con i deliranti piani delle tre compagne. Il conflitto è dietro l’angolo, ma il buonismo imperante nel club delle Candy Candy in versione college, riuscirà a risolvere tutto e pervenire al lieto fine con il peggior numero di tip tap forse mai visto sullo schermo. Perfino peggio di quelle coreografie molto relative che si vedono ogni tanto nelle pubblicità.
Questo, d’altra parte, è il problema di Damsels in Distress: nonostante i personaggi allucinati e la storia del tutto surreale, l’ironia non riesce mai a prendere una piega convincente, come se il film fosse indeciso tra il prendere in giro le sue protagoniste o ammirarle. La prima opzione sarebbe stata ben più godibile, così come una fotografia un po’ meno tenacemente luminosa e pervasa da quei bagliori ovattati che ricordano terribilmente le foto da cerimonia. Una simpatica bomboniera, insomma, con giusto qualche punta di malignità verso alcuni “tipi da college”, verso cui il regista e sceneggiatore Whit Stillman dirige una valanga di frecciatine acide ma non poi così intelligenti, e perciò nemmeno tanto interessanti. Si salva il cast che sorregge un tale assortimento di comicità sofisticata e demenziale, che comprende Greta Gerwig, Adam Brody e Megalyn Echikunwoke.
Damsels in Distress – Ragazze allo sbando sarà nelle nostre sale dal primo agosto, distribuito da Warner Bros. Pictures Italia.
