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Ridley Scott ammette di aver tagliato Prometheus per evitare il vietato ai minori di 18 anni

Pubblicato il 04 giugno 2012 di Marlen Vazzoler

In passato avevamo riportato che Ridley Scott avrebbe tagliato in sala di montaggio Prometheus, tenendo presente cosa poteva inserire o meno nel film, per avere un rating il più possibile accessibile. In molti temevano un rating PG-13, ma la pellicola è uscita alla fine in Inghilterra con un Rating 15, e in America con un rating R.
La BBC riporta che:

Il film è teso e violento ma Sir Ridley – che è stato un critico diretto delle correnti regole sulla classificazione dei film – insiste di aver tagliato quanto poteva per poter mostrare il film ad un pubblico più ampio.
‘Il film deve essere centrale, quindi ho fatto delle concessioni. C’è un momento in cui non si vuole danneggiare il film’.
Ma [il regista] ha riconosciuto che si tratta di semplice economia e che la classificazione 18 potrebbe fare una differenza di 80 o più milioni [al botteghino]”.

Sembra che Scott abbia deciso di tagliare il film per evitare la classificazione NC-17 VM-18 nei mercati esteri. A Joblo il regista ha dichiarato che non uscirà né la versione director’s cut, né quella unrated, né quella estesa del film. Nonostante i tagli, il film rimarrà comunque violento e sarà molto ambiguo, tanto che Damon Lindelof aveva il timore di inserire delle domande rimaste in sospeso nel film, che assicura a Bleeding Cool, verranno riprese nel sequel.

Penso che le domande in sospeso di un uomo sono l’ambiguità di un altro uomo, e penso che Ridley era molto interessato all’ambiguità…
Ci sono state stesure che erano molto più esplicite. Credo che l’istinto di Ridley tendeva a tirare indietro, ed io dicevo, ‘Ridley, sto ancora prendendo parole un anno dopo la fine di Lost per tutte le cose che non abbiamo rivelato, sei sicuro di volerlo fare?’ E lui diceva: ‘Preferisco che la gente non lo sappia e che combatta per questo, che spiegare tutto’. E lo so che è terribilmente antipatico dire ‘Hai bisogno di vedere il film un paio di volte, per poterlo veramente apprezzare’, ma mi sento come se fosse stato progettato in quel modo e ci sono piccole cose che sembrano buttate là durante la prima visione.
Ad esempio, quando fanno la datazione col carbonio sul ingegnere morto e si rendono conto che è morto da 2000 anni, ti chiedi quando, 2000 anni fa, gli ingegneri hanno deciso di annientarci. Che cosa è accaduto 2000 anni fa? C’è qualche correlazione con quello che è successo sulla terra 2000 anni fa e questa decisione che veniva portata avanti? Può un sequel iniziare in quel periodo di tempo e contestualizzare quello che abbiamo fatto, per far arrabbiare questi esseri?
Penso che sia una domanda molto interessante da lasciare lì. È una domanda in sospeso? Sì, probabilmente. Ma è probabilmente quella che ti fa andare al pub, dopo il film e ti fa litigare con i tuoi amici su ciò si pensa possa significare.
Posso sicuramente dire che se un sacco di gente che andrà a vedere questo film e ci saranno delle persone che ne vorranno un altro, il secondo film risponderà chiaramente alla domanda su ‘Che cosa abbiamo fatto per meritare questo?’ Se ci fosse un sequel di Prometheus non sarebbe Alien. Perché si muove fuori dalla sua direzione”.

Quest’ultima affermazione di Lindeloff però è stata smentita da Scott che venerdì scorso, allo show di Simon Mayo ha detto che ci vorranno almeno altri due film per passare dalla fine di Prometheus all’inizio di Alien. Ma il prossimo sequel non solo risponderà a diverse domande lasciate i sospeso, ma parlerà di David, rivelando nuove informazioni su questo umano sintetico. Lindeloff spiega che

David, ovviamente, era il personaggio più divertente da scrivere. I robot sono divertenti da scrivere perché non sono gravati dalle stesse verità emotive e dall’irrazionalità che contraddistinguono gli esseri umani. Devi solo decidere chi li ha programmati e per che cosa li ha programmati, allora, ovviamente, si entrerà in un interessante territorio su quanto è capace un robot nel formulare un pensiero originale sulla base della sua programmazione fondamentale – ma questo sarà per dopo”.

I temi del sequel di Prometheus suonano interessanti, ma intanto non ci resta cha espettare l’uscita italiana del film.

QUI trovate le prime recensioni

Prometheus uscirà nelle sale italiane il 19 ottobre 2012. Andate sulle news dal blog per recuperare tutte le notizie sul film.

Fonte BC