Nella tradizione Disney, le canzoni sono un elemento fondamentale di ogni film, specialmente di quelli che hanno come protagonista una principessa. Per Ribelle – The Brave, anche la Pixar sembra aver voluto concedere qualcosa alla tradizione, introducendo nella colonna sonora, firmata dallo scozzese Patrick Doyle, anche due canzoni che nella versione italiana saranno interpretate dalla famosa cantante Noemi. Ma non bisogna aspettarsi sequenze musicali simili a quelle dei classici Disney: i due brani (intitolati rispettivamente Touch the sky – Il cielo toccherò e Into the open air – Tra vento e aria) rispettano infatti le sonorità celtiche del resto dello score, e accompagnano la protagonista non entrando se non in modo molto delicato e poco invasivo all’interno del racconto. Noemi, che ha sposato ormai da un po’ un look dai capelli color del fuco come Merida, ci ha raccontato com’è stato prestare la sua voce graffiante a un film come Ribelle – The Brave (vi ricordiamo che QUI potete trovare la recensione del film, QUI la nostra intervista al regista Mark Andrews e alla produttrice Katherine Sarafian, mentre QUI l’intervista ai doppiatori italiani Giobbe Covatta, Enzo Iacchetti, Shel Shapiro e Anna Mazzamauro).
Oltre alla tua voce, secondo te quanto ha contato il colore dei capelli per il tuo coinvolgimento nel film?
Beh credo che abbia avuto un grande peso, perché il cinema è anche immagine e colore. Però penso che sia stato importante anche il mio carattere, il mio modo di cantare e impormi musicalmente. Come noto sono una che fa di testa sua, soprattutto nelle sue canzoni, e dunque caratterialmente mi ci ritrovo molto in questa Merida così ribelle e rossa. Penso sia un bellissimo modello femminile da proporre, soprattutto in un periodo come questo.
Come si lavora con un colosso come la Disney Pixar?
Direi molto bene! Sono stata davvero felice di avere l’opportunità di cantare queste due canzoni per un film Pixar, non solo perché si tratta di una bella esperienza, ma anche perché dovete sapere che io mi sono laureata in cinema, e proprio con una tesi sulle nuove tecnologie del settore. Perciò sulla Pixar, la motion capture e tutte le altre tecnologie che modificano o sostituiscono il ruolo dell’attore. Il tema mi ha sempre affascinato, in più pensare che tra 20 anni la mia voce sarà ancora in questo film e che la sentiranno anche le nuove generazioni… Beh, è una cosa grandissima!
Il film ha un’atmosfera medievale e celtica, come ti ci sei trovata?
In effetti non è stato facilissimo adeguarmi a queste atmosfere e soprattutto a queste sonorità, perché la mia musica è molto più blues. La voce originale della canzone era anche diversa dalla mia, tipicamente Disney, molto pulita. Però la cosa bella è che la Disney compie sempre ricerche molto approfondite per le musiche, e così ho avuto modo di sperimentare nel miglior modo queste nuove sonorità e questi nuovi colori musicali. Credo che la scoperta sia fondamentale anche nella musica: bisogna fare sempre cose nuove altrimenti va a finire che ti annoi.
Come funziona, tu prima hai sentito la versione originale e poi hai aggiunto qualcosa di tuo?
Sì, diciamo che ci ho messo del mio nel modo di intendere la canzone, avendo appunto una voce diversa. Ma la melodia era molto bella per cui l’ho rispettata, non ho cambiato arrangiamenti o altro. Non volevo essere protagonista a tutti i costi, mi sono messa a servizio del progetto con la mia personalità, ma senza il desiderio di prevalere. Mentre nelle parole, ho cercato di trovare la giusta interpretazione del messaggio del film che, devo dire, mi piace molto. Nell’interpretarle ho avuto anche l’ausilio del video, che scorreva durante la registrazione insieme alla base. Ho inciso le canzoni su delle immagini incredibilmente suggestive.
Ti sei mai trovata a dover rompere le tradizioni come la protagonista del film?
Certo, ma credo che sia successo a tutti. Anche il distacco dalla famiglia è un po’ una rottura, così come scegliere la tua strada e anche la tua musica, soprattutto quando tutti ti dicono che non funziona e non avrà successo. È vero che la mia musica tende un po’ verso il ritorno alle tradizioni, ma in un certo senso sono anche un distacco da quello che viviamo oggi, cioè un mondo falsamente diverso e falsamente controcorrente. Per cui mi ci ritrovo in questo modo di vedere la vita. Il coraggio di essere se stessi a ogni livello della propria esistenza è molto importante, soprattutto di fronte all’omologazione di oggi, in cui tutti devono rientrare per forza in una categoria. Per cui se non sei emo, devi essere Barbie o comunque incasellarti in qualcosa di preordinato. Questo film invece contiene un grande messaggio, cioè di combattere per essere se stessi fino in fondo. La protagonista vive una grande affermazione di sé, e anch’io spero di riuscirci con la mia musica.
Ci puoi accennare qualcosa di queste canzoni?
Per ora vi dico solo che si tratta di testi nell’atmosfera Disney, che descrivono il carattere e la volontà della protagonista, la sua voglia di esprimersi. Come ho già detto, oggi la gente si deve deformare per entrare in modelli che non le appartengono. Nel film, come nelle canzoni, si parla della diversità, e della voglia di andare a cercare la propria strada. Ho avuto un’adolescenza abbastanza dura, per cui capisco bene di cosa si parla in questo film.
Ribelle – The Brave farà il suo ingresso nelle sale italiane il 5 settembre 2012. Per maggiori informazioni potete consultare le nostre News dal Blog. Vi ricordiamo inoltre che qui trovate la pagina facebook italiana del film.