Futurama, il commento alla 6^ stagione in onda su Italia 1

Storia travagliata quella di Futurama, come molte della serie animate della tv USA (anche I Griffin e South Park): partita nel ’99 a ridosso del Millennium Bug, la serie viene interrotta dopo 4 stagioni da Fox. A seguito del successo delle riedizioni dvd, nel 2008 vengono prodotti quattro film per l’home video (che in italia figurano come 5^ stagione) che sbancano i negozi e la rete che li trasmette Comedy Central. Così, si parte per la rinascita di Futurama, nel 2010, proprio grazie a Comedy Central.

E proprio Rinascita (Rebirth) si intitola il primo episodio della 6^ stagione, da qualche giorno in onda su Italia 1 alle 13,30: un titolo dovuto al fatto che tutti i personaggi, a seguito di un inseguimento finito male, sono apparentemente morti. Il professor Farnsworth s’impegnerà a riportarli tutti in vita, ma tra cloni e robot, i pasticci non mancheranno.

Scritto dal creatore Matt Groening con lo showrunner David X.Cohen e diretto da Frank Marino, Rinascita prosegue le linee narrative più ariose cominciate coi lungometraggi, specie nei rapporti tra i personaggi, e le declina con le solite armi della parodia e dell’umorismo stralunato tipico del suo autore.

Cuore dell’episodio, a sottolineare la “maturità” dei caratteri e forse anche del suo pubblico, la storia d’amore tra Leela e Fry che s’innesta in un complicato giro di doppi: prima Leela non riesce a rigenerarsi e finisce in coma irreversibile, così che Fry si compra un robot e gli trasferisce la personalità e le sembianze della ciclope. Ma poi, mentre si celebra il suo funerale nella sua terra, un ciclopofago attacca i nostri e un rutto infuocato di Bender (che è stato riavviato con un nucleo di energia talmente superiore che deve essere sempre in movimento per non surriscaldarsi) risveglia Leela.

Ma la gelosia nei confronti della Leela robotica porta a un duro scontro in cui Fry finisce sparato e si scopre essere un robot, visto che era il ragazzo ad averci rimesso le penne ed era stata Leela a comprare un robot che però, a causa di un corto circuito, le aveva rimosso la memoria a breve termine.

Insomma, un po’ di confusione in una sceneggiatura che omaggia e prende in giro in primis Terminator e Blade Runner, ma che – almeno stando alla première – sembra avere meno smalto rispetto ai tempi migliori dello show, specie nei personaggi secondari. Comunque l’umorismo e le trovate non mancano (bellissima la macchina per risvegliare Leela o i robot fai da te che si costruiscono come i peluche di una nota marca di giocattoli), dispiace solo la mancanza di coraggio e problematicità del finale in cui tutto è bene ciò che finisce bene.

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