Estate, spiaggia e gialli. Sembra un connubio inossidabile, soprattutto in letteratura. Ma evidentemente è così anche in tv: lo conferma FoxCrime che da qualche giorno manda in onda – ogni lunedì alle 21.55 – Delitti in paradiso (Death in Paradise è il titolo originale), serie crime creata da Robert Thorogood per BBC One che su una spiaggia è ambientata.
O meglio, in un’isola caraibica dove il poliziotto britannico Richard Poole viene inviato per indagare sull’omicidio del capo della polizia locale. Scopre corruzione e traffici di uomini, ma soprattutto che la sua attitudine pignola non è fatta per i tropici, anche se i suoi superiori non sono di questo avviso.
Il pilot Un omicidio impossibile, scritto dal creatore e diretto da Charlie Palmer, getta le basi per una serie di stampo classico e tradizionale, costruita secondo le regole del classico whodunit (chi è l’assassino?) condendola con ironia puramente inglese.
Il cuore della serie infatti è nel contrasto tra l’attitudine e i modi ingessati del protagonista, che risponde perfettamente alla definizione di “tipico inglese” che dà il sergente Thomson per prenderlo in giro, e l’ambiente caraibico, non solo per il clima bollente e umido che male si lega all’immancabile tenuta giacca e cravatta, ma anche per l’atteggiamento rilassato e lassista dei colleghi, per la difficoltà delle procedure in un luogo senza strutture, in cui le prove per le analisi forensi vanno spedite in un’altra isola di un’altra nazione.
A Poole quindi non resta che affidarsi al proprio intuito, alla meticolosità delle sue indagini, come ogni detective che si rispetti, che non può farsi mancare il gran finale à la Agatha Christie in cui l’investigatore riunisce tutti gli indiziati per svelare la soluzione: fa gioco alla riuscita del personaggio che l’attore Ben Miller abbia un passato da commediante, rendendo azzeccatissimo il distacco tra la maschera impassibile e l’aria di festa.
Delitti in paradiso – benché in patria sia andato in onda a ottobre e sia stato confermato per una seconda stagione – riesce quindi nel non difficile intento di porsi come perfetto passatempo estivo: intrighi e relax conditi da bravi attori con i visi noti (Rupert Graves, Lenora Crichlow) a cercare di non rendere evidente il fatto che potrebbero essere loro i colpevoli. A evitare questo ci pensano però gli autori, che scrivono una sceneggiatura come il dio del giallo comanda piazzando un paio di notevoli colpi di scena. A tutto il resto pensa il mare e la sabbia dorata dei Caraibi.
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