Con buona pace del nostro Christopher Nolan che giusto ieri raccontava del suo scetticismo sul cinema digitale anche per quel che riguarda le proiezioni in sala (QUI i dettagli), la pellicola ha ormai vita breve. Secondo una nuova analisi della IHS Screen Digest Cinema Intelligence Service riportata da Deadline «le proiezioni in 35mm sono destinate a scomparire negli Stati Uniti e in altri mercati principali entro la fine del 2013, con un’interruzione globale di questa tecnologia prevista entro fine 2015». Secondo la ricerca il processo di digitalizzazione delle sale è ormai a uno stadio avanzato e prosegue con un ritmo crescente di anno in anno: nel 2011 si è arrivati al 51% degli delle sale nel mondo dotate di proiettori digitali con una crescita di ben l’82% rispetto all’anno precedente.
Ma non finisce qui. A breve, infatti, avere un sistema di proiezione digitale non sarà più sufficiente e bisognerà dotarsi di nuovo software che permetta di proiettare a 48 frame al secondo anziché a 24. O almeno questo è quello che vorrebbe caldamente Peter Jackson il quale, come saprete, ha girato Lo Hobbit in questo standard di altissima definizione. Ma non è finita perché, a quanto sembra, James Cameron starebbe progettando di effetuare le riprese del sequel di Avatar a 60 frame al secondo. Insomma, per gli esercenti cinematografici di mezzo mondo si preannuncia una continua rincorsa all’ultima tecnologia. E chissà quanti cinema in Italia riusciranno a mantenere questo (costoso) ritmo…
Fonte: Deadline