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Zero Dark Thirty, Kathryn Bigelow ha ottenuto l’accesso a documenti scottanti!

Pubblicato il 24 maggio 2012 di Marlen Vazzoler

L’amministrazione Obama è stata accusata di aver fornito un accesso senza precedenti a del materiale sensibile, alla regista Kathrin Bigelow (premio Oscar per The Hurt Locker) e allo sceneggiatore Mark Boal, sulla squadra 6 dei Navy Seals responsabile della cattura di Osama Bin Laden. La notizia è stata riportata per la prima volta il 7 agosto del 2011 dal New York Times, successivamente Judicial Watch, un organizzazione che investiga e combatte la corruzione nel governo americano, ha citato il Pentagono servendosi del Freedom of Information Act, ottenendo martedì scorso centinaia di e-mail e trascrizioni di scambi tra il dipartimento della difesa americana (DOD) e dalla CIA sugli incontri e le comunicazioni tra le agenzie governative e i due filmaker.

In questi documenti in cui è stato rivelato che la Bigelow e Boal hanno avuto il permesso di parlare con il pianificatore e comandante della squadra 6, per la realizzazione del film Zero Dark Thirty. In una trascrizione è stato riportato che il sotto segretario di Stato dei servizi segreti, Michael Vickers, ha detto a Boal e alla Bigelow:

L’unica cosa che vi chiedo e che non riveliate il suo nome in ogni modo, come consulente, perché ‘non dovrebbe essere portato fuori da scuola’”, ha poi aggiunto
“Sa cosa può e cosa non può dire, ma in questo modo può essere il più aperto possibile con voi e cercherà di aiutarvi nelle vostre richieste”.

I due hanno addirittura avuto accesso alla replica della CIA, del complesso di Bin Laden a Abbottabad, in Pakistan e alla ‘Volta’, un luogo classificato il cui nome è stato redatto dai documenti, che Judicial Watch descrive come un edificio della CIA in cui si sono tenuti alcuni piani tecnici per la cattura di Bin Laden.
Il presidente dei Repubblicani, capo della commissione della sicurezza nazionale del congresso, ha dichiarato mercoledì scorso che i documenti parlano di una collaborazione potenzialmente pericolosa con i filmaker ed ha chiesto:

Se questo edificio è così segreto che il nome non può essere visto dal pubblico, per quale motivo l’amministrazione Obama ha dato il permesso ai filmaker di fare un tour?”.

Secondo delle e-mail l’amministrazione Obama è stata in parte responsabile nel dare l’accesso a queste informazioni ai filmaker. Ma la Sony ha dichiarato, ancora lo scorso agosto, che il film è nato dalla collaborazione delle amministrazioni Clinton, Bush ed Osama e che sarà super partes. Il portavoce del consiglio di sicurezza nazionale, Tommy Vietor ha negato qualsiasi illecito:

Quando la gente, tra cui la stampa, gli autori, i filmaker, i documentaristi, che stanno lavorando su progetti che coinvolge il Presidente, chiedono di parlare con i funzionari dell’amministrazione, facciamo del nostro meglio per accoglierli e per assicurarci che i fatti siano corretti. Non è certo un nuovo approccio verso i media.
Non discutiamo di informazioni classificate. Le informazioni che la Casa Bianca ha fornito sul raid di Bin Laden sono state incentrate sul ruolo del presidente, nel processo decisionale. La stessa informazione è stata data alla Casa Bianca, agli giornalisti accreditati”.

Questi documenti hanno permesso di capire che i due filmaker stanno cercando di costruire una storia che percorri gli anni della caccia a Osama bin Laden, e le discussioni tra i membri della CIA e quelli della Casa Bianca sulle prove della manovra, nelle ultime settimane di preparazione.

Anche se non sembra, non è la prima volta che dei filmaker ottengono un accesso del genere per realizzare una produzione hollywoodiana, in passato Peter Berg è stato per un mese con i Navy Seals per realizzare Lone Survivor e Lionel Chetwynd poté parlare per un’ora con il presidente Bush per realizzare il film, DC 9/11: Time of Crisis.
Zero Dark Thirty uscirà nei cinema americani il 19 dicembre. Claccate qui per leggere tutte le news del blog.

Fonti judicialwatch, guardian, 24Frames