Ultimi preparativi sulla Croisette. Il tappeto rosso sta per essere srotolato e questa sera la 65esima edizione del Festival di Cannes prenderà il via con la proiezione di Moonrise Kingdom, nuova pellicola del malinconico regista Wes Anderson.
Tanti, tantissimi i film attesi come Cosmopolis di David Cronenberg, Lawless di John Hillcoat, On The Road, Paperboy, ma anche il nostro Matteo Garrone (Gomorra) con Reality.
Cogliamo l’occasione per un breve ripasso dando un’occhiata alle ultime 10 edizioni della manifestazione, esaminando insieme vincitori e vinti, pellicole che dovevano sfondare e sono state ignorate, e film che hanno sorpreso tutti finendo pure alla notte degli Oscar! Ricordo che l’ultimo film italiano a vincere la Palma d’oro è stato Nanni Moretti nel 2001 con La Stanza del Figlio: il regista è il presidente della Giuria di quest’anno!
PALMA D’ORO: Elephant di Gus Van Sant
PALMA D’ORO: Fahrenheit 9/11 (Michael Moore)
VINCITORI MORALI: Old Boy (Park Chan-Wook), I Diari della Motocicletta (Walter Salles), Shrek 2
Può un documentario essere il vincitore della Palma d’Oro che negli Stati Uniti ha incassato più di tutti? Evidentemente sì: il nuovo film di Michael Moore sorprese tutti vincendo il Festival (fu Tarantino a premiarlo) e incassato oltre 220 milioni in tutto il mondo. Quello del 2004 è stato anche il festival di Old Boy, pellicola universalmente acclamata (Gran Premio della Giuria), ma anche de I Diari della Motocicletta e soprattutto di Shrek 2, cartoon in concorso che venne apprezzato da critica e pubblico e si impose come miglior incasso dell’anno. Nonostante il premio (ex-equo) della Giuria, The Ladykillers dei Coen non è uno dei film migliori della coppia, e anche 2046 di Wong Kar-wai non raccolse i consensi sperati alla vigilia. Paolo Sorrentino iniziò a farsi conoscere con il suo Le Conseguenze dell’Amore.
PALMA D’ORO: L’Enfant – Una storia d’amore (Jean-Pierre e Luc Dardenne)
VINCITORI MORALI: A History of Violence (Cronenberg), Sin City (Robert Rodriguez), Le Tre Sepolture (Tommy Lee Jones)
A sei anni da Rosetta, il Festival viene nuovamente vinto dai Dardenne, ma l’edizione del 2005 la ricordiamo soprattutto per il bellissimo film di Cronenberg, che iniziò il suo sodalizio con Viggo Mortensen, per le Tre Sepolture di Tommy Lee Jones (anche miglior Attore), e per l’incredibile Sin City, che incassò 160 milioni in tutto il mondo. Quell’anno furono invece Gus Van Sant e Lars von Trier a non convincere pienamente con i loro Last Days e Manderlay. L’Italia era in gara con il sottovalutato Quando sei nato non puoi più nasconderti di Marco Tullio Giordana.
PALMA D’ORO: Il vento che accarezza l’erba (Ken Loach)
VINCITORI MORALI: Babel (Alejandro González Iñárritu), Volver (Pedro Almodóvar), Il labirinto del fauno (Guillermo Del Toro)
Sarà anche uno splendido film, ma in pochissimi si ricordano il vincitore del 2006 diretto da Ken Loach. Quella è stata l’edizione soprattutto di Babel (7 nomination agli Oscar), di Almodovar con il suo Volver (oscar sfiorato per Penelope Cruz) e Il Labirinto del Fauno, capolavoro assoluto di Guillermo del Toro e vincitore di tre Oscar “tecnici”. Flop assoluti la Marie Antoinette di Sofia Coppola e Southland Tales di Richard Kelly, mentre Il Caimano e l’Amico di Famiglia (Moretti e Sorrentino) non riuscirono a distinguersi.
PALMA D’ORO: 4 mesi, 3 settimane e 2 giorni di Cristian Mungiu
VINCITORI MORALI: Non è un paese per vecchi (Coen), Paranoid Park (Van Sant), Persepolis (Marjane Satrapi)
La giuria trasformò l’edizione del 2007 in una delle meno memorabili. Vinse la Romania con 4 mesi, 3 settimane e 2 giorni, il sopravvalutato Julian Schnabel arrivò addirittura ad essere nominato all’Oscar per la Miglior Regia. Meglio ricordarla per Paranoid Park (premio speciale del 60esimo) e per Persepolis, splendido film animato che ricordiamo ancora oggi (agli Oscar non riuscì a superare Ratatouille).
Incredibilmente snobbato dal Festival Non è un paese per Vecchi dei Coen, 4 Oscar tra cui Miglior Film e ricchi incassi in tutto il mondo. A mani vuote anche Tarantino (Grindhouse) e Kar-Wai (un Bacio Romantico). Nessun italiano in gara.
PALMA D’ORO: La classe – Entre les murs (Laurent Cantet)
VINCITORI MORALI: Gomorra (Garrone), Il Divo (Sorrentino), Changeling (Clint Eastwood)
Dopo 20 anni torna a vincere la Francia con La Classe, ma il 2008 lo ricordiamo per i trionfi italiani. Più che i riconoscimenti che vinsero Gomorra e il Divo in tutto il mondo, le pellicole di Garrone e Sorrentino raccolsero consensi praticamente unanimi e recensioni entusiastiche. Gomorra finì in molte top-ten dell’anno, ma non riuscì ad andare agli Oscar (5 gli European Awards). Il bellissimo Changeling di Eastwood vinse il premio speciale (la Jolie nominata agli Academy), e non ricordiamo altri film in particolare (il Che di Soderberg non riuscì a convincere).
PALMA D’ORO: Il nastro bianco (Michael Haneke)
VINCITORI MORALI: Bastardi senza Gloria (Tarantino), Il profeta (Jacques Audiard)
Il Nastro Bianco fu nominato a due Oscar senza riuscire a vincere la statuetta (Il Segreto dei suoi Occhi lo superò all’ultimo). Ricordiamo anche il bellissimo Il Profeta, ma senza dubbio è Bastardi senza Gloria il film più memorabile di quell’edizione. Un solo premio a Christoph Waltz (che poi ne vinse altri 200, compreso l’Oscar), ma il film di Tarantino riuscì ad incassare 320 milioni in tutto il mondo, ad essere nominato ad otto Oscar e a convincere pubblico e critica. Fu UP ad aprire ed incantare la manifestazione, primo film in 3D a farlo.
PALMA D’ORO: Lo zio Boonmee che si ricorda le vite precedenti
VINCITORI MORALI: Uomini senza Legge (Bouchareb), Biutiful (Alejandro González Iñárritu), La Nostra Vita (Daniele Luchetti)
Un’altra edizione non particolarmente memorabile, partita male già dalla proiezione d’apertura di Robin Hood (che in Italia tuttavia fu un successo). Il vincitore non so quanti di voi se lo ricordano, mentre Uomini senza Legge e Biutiful raccolsero diversi consensi in tutto il mondo. Noi italiani ricordiamo piacevolmente il 2010 perché Elio Germano (La Nostra Vita) vinse il premio come Miglior Attore, condividendolo con il grandissimo Javier Bardem.
PALMA D’ORO: The Tree of Life (Terrence Malick)
VINCITORI MORALI: The Artist (Hazanavicious), Drive (Winding Refn), Melancholia (Lars Von Trier), This Must be the Place (Sorrentino), e altri…
La migliore edizione dell’ultima decade, una vera e propria fucina di riconoscimenti e premi sparsi poi per tutto il 2011. Importante riconoscimento anche alla carriera per il regista texano Terrence Malick ed il suo The Tree of Life (nominato anche agli Oscar), anche se la vera sorpresa è stato The Artist: il film muto francese colpì tutti al festival e continuò a raccogliere consensi per tutto l’anno fino alla consacrazione di fine febbraio, quando alla notte degli Oscar vinse 5 importantissime statuette tra cui miglior film, regia e attore (Jean Dujardin). Colpo di fulmine del Festival: Drive con Ryan Gosling, sottovalutato dall’Academy ma in cima alla lista delle più importanti pellicole dell’anno.
Melocholia ha pagato il prezzo dello scandalo nazi di Lars von Treir, ma si è aggiudicato il premio per la miglior attrice (Dunst) nonché l’Oscar europeo. Buoni riconoscimenti anche per This Must Be the Place di Sorrentino (ottimi incassi in Italia). Da ricordare anche Habemus Papam, Miracolo a Le Havre e Il Ragazzo con la Bicicletta.
Quale edizione ricordate con più affetto? Chi vincerà quest’anno?
Tornate a trovarci in giornata per nuovi articoli di introduzione al Festival e per la recensione del film d’apertura, Moonrise Kingdom. Potete rimanere aggiornati sulla 65esima edizione del Festival di Cannes cliccando MI PIACE sul riquadro sottostante.