Ieri presso la Corte d’Appello del Nono Circuito degli Stati Uniti d’America, la Warner Bros ha ottenuto un importante vittoria legale nella lunga battaglia processuale tra la DC Comics e i discendenti dei creatori di Superman, Jerome Siegel e Joe Shuster.
La corte ha negato all’avvocato Marc Toberoff di rivendicare il privilegio tra cliente e avvocato per l’uso di alcuni documenti rubati, utilizzati come prove, durante il processo. I tre giudici hanno deliberato all’unanimità che Toberoff non può usufruire del suddetto privilegio, dato che ha già mostrato i documenti alle forze dell’ordine, come prova, durante l’investigazione a carico dell’avvocato David Michaels, che lavorò brevemente per Toberoff, prima di darsi alla latitanza, con diverse copie dei documenti, della pratica di Siegel e Shuster.
Michaels, frustrato dal tentativo non riuscito, di entrare in affari con gli eredi di Superman, mandò i documenti sensibili agli esecutive della DC. Tra le lettere, spedite tra i vari membri della famiglia, spunta quella di uno dei figli di Siegel, che avverte la sorella di non farsi coinvolgere con Toberoff e il super-agente Ari Emanuel, mossi da un agenda segreta, ovvero l’appropriazione di Superman. La DC Comics ritiene che gli incartamenti siano delle prove chiave per dimostrare che Toberoff è il motivo per cui gli eredi hanno ripudiato l’accordo iniziale con lo studio, che secondo Toberoff non è mai stato formalizzato.
Nel 2010 la DC aprì una seconda causa, riguardante Superman, questa volta contro Toberoff, accusato di aver interferito durante l’accordo per l’attribuzione dei diritti di Superman.
La sentenza di ieri conferma, quanto deliberato precedentemente da una corte inferiore, che aveva dato ragione alla DC Comics per la divulgazione dei documenti. Il Nono Circuito ha sottolineato come la maggior parte di questi incartamenti non sono coperti dal privilegio tra cliente e avvocato, perché non si tratta di documenti in cui è stata riportata una comunicazione legale tra i clienti e il loro avvocato. Secondo la Warner, Toberoff deve essere trattato dalla corte come un uomo d’affari e non come un avvocato, secondo i giudici invece, il ruolo di Toberoff non è il problema principale.
“Le preoccupazioni etiche e professionali sollevate dalle azioni di Toberoff potranno venire in mente a molti lettori, che però non si trovano di fronte a questa corte”
La Warner si è dimostrata soddisfatta della sentenza del Nono Circuito. In più ha dichiarato:
“La sentenza implica che l’imputato Mark Toberoff deve fornire le prove cruciali riguardanti le controversie in corso contro di lui e gli eredi”
Toberoff ha dichiarato in un comunicato stampa:
“Abbiamo cooperato con l’ufficio del procuratore degli Stati Uniti, per consentirgli di investigare il furto dei documenti confidenziali di Siegel e Shuster, presso il nostro studio legale. Siamo delusi che la decisione odierna, sostiene che tale cooperazione con le forze dell’ordine, per delle vittime di un crimine privato, elimini i privilegi dei documenti rubati. Tuttavia, nessuna disposizione di quanto deliberato o presente nei documenti in questione avrà alcun effetto in questo caso. Stiamo considerando le nostre opzioni per la sentenza, e continueremo a difendere con forza i diritti dei nostri clienti”
Intanto lo studio procede con la realizzazione di Superman: Man of Steel, diretto da Zack Snyder e interpretato da Henry Cavill, Diane Lane, Kevin Costner, Amy Adams, Michael Shannon, Russell Crowe, Christopher Meloni, Harry J. Lennix, Antje Traue e Laurence Fishburne, che uscirà nei cinema italiani il 19 giugno del 2013.