Lo Hobbit, Peter Jackson risponde alle critiche sul 48 fps

Lo Hobbit, Peter Jackson risponde alle critiche sul 48 fps

Di Leotruman

Il tanto atteso coro di consensi unanimi dopo la proiezione del footage in 48 fps (fotogrammi per secondo) de Lo Hobbit, il kolossal in 3D prequel de Il Signore degli Anelli, non c’è stato.

A questo link potete leggere la descrizione dei 10 minuti proposti al CinemaCon 2012 e i commenti di alcuni blogger americani. Non tutti hanno apprezzato la dose “eccessiva” di realismo donato dalla proiezione di un numero di fotogrammi doppio per secondo, ma il progresso non si può fermare e sono già molti gli esercenti e le sale che non hanno intenzione di perdersi questa nuova opportunità e hanno preventivato le modifiche richieste ai propri proiettori.

Lo Hobbit Martin Freeman Foto Dal Film 04

È tuttavia lo stesso Peter Jackson a tornare a parlare di 48 fps, dichiarando:

“Nessuno può fermare questo processo. Questa tecnologia continuerà ad evolversi.”

Un’affermazione in pieno stile James Cameron (anche lui pienamente favorevole al 48 o anche al 80 fps)! Ha poi continuato:

Io penso che si dovrebbe permettere di terminarlo per vedere com’è effettivamente. Inizialmente qualcuno può pensare e provare la sensazione dell’effetto soap opera”. Ma ho notato che dopo qualche minuto l’effetto svanisce e la cosa importante che mi chiedo è se gli spettatori si siano immersi nel dialogo,  nei personaggi e nella storia. Questo è ciò che accade realmente nel film. 
 Sembra di rivivere la rivoluzione del 3D nell’era pre-Avatar. Ancora oggi la terza dimensione ha molti fan e molti detrattori, a causa di una qualità altalenante del mezzo (e soprattutto della proiezione nelle nostre sale cinematografiche). Lo stesso identico meccanismo può ripetersi con il 48 fps: non resta che aspettare di esserne testimoni con i propri occhi per vedere se rispecchierà o meno il proprio gusto. Mal che vada potrete sempre vederlo in 2D a 24 fps…
L’uscita del primo capitolo de Lo Hobbit è prevista in America e in Italia per il 14 dicembre 2012. 

Fonte: deadline

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