Archivio

Lo Hobbit, Luke Evans parla del film e delle riprese a 48 fps

Pubblicato il 19 aprile 2012 di Leotruman

Tra i tanti motivi che rendono speciale l’attesa dell’uscita de Lo Hobbit, il prequel in due parti de Il Signore degli Anelli diretto da Peter Jackson, c’è anche il fatto che è il primo kolossal ad essere girato a 48 fps, per di più in 3D.

Fps significa Frames Per Second, fotogrammi al secondo. Praticamente da sempre lo standard cinematografico è 24 fotogrammi al secondo, ma la Warner Bros ha permesso a Jackson di girare con cineprese RED EPIC in 3D a questa nuova velocità.

Se a 24 fps capita nelle scene più movimentate di notare un certo grado di sfocatura, a 48 fps questo difetto viene praticamente annullato. È stato spesso definito come “guardare attraverso una finestra, ma senza il vetro” proprio per rispecchiare l’estremo senso di realismo che riprese di questo tipo regalano. Non serviranno nuovi proiettori digitali per proiettare Lo Hobbit in questo specifico formato, ma solo un aggiornamento del software e limitando (in teoria) eventuali sovrapprezzi.

Lo Hobbit Ian McKellen Foto Dal Set 01

È l’attore Luke Evans a parlare brevemente delle riprese a 48 fps in una recente intervista. Ecco le sue parole:

Una domanda da nerd. Una delle cose più eccitanti è che Peter Jackson sta girando i film de Lo Hobbit con le Red Epic a 48 frame al secondo, piuttosto che a 24…

Già. È la prima volta che viene fatto. Anche se non sei un nerd, si può assolutamente notare la differenza, è straordinario.

Hai avuto modo di vedere il risultato su uno dei monitor? Cosa ne pensi e di quanto è ridotto il “motion blur” (ndr: la sfocatura di cui parlavo)?

Sì, mi sono visto in azione ed è incredibile. Davvero. È la cosa più vicina all’occhio umano che abbia mai visto sullo schermo. Ci vuole un attimo, quando per la prima volta di indossano gli occhiali 3D, per apprezzare quello che è in realtà quello che sta succedendo nella scena. Perché i tuoi occhi non ti ingannano, non c’è offuscamento, è assolutamente realistico. Soprattutto per la mancanza di sfocatura, che è qualcosa che abbiamo sempre avuto a che fare in particolare con le riprese in 3D, e ora non l’abbiamo. Quindi, sì, letteralmente scrivendo la storia con la tecnologia di questo film.

Lo stesso Jackson era tornato sull’argomento in uno dei suoi videoblog (il quarto). Ve li ripropongo:

Sembra di essere tornati all’atmosfera che si respirava a mesi di distanza dall’uscita di Avatar. Ci si chiedeva: “Quanti saranno i cinema a fine anno in grado di proiettare un film in 3D? Ce ne saranno a sufficienza?“. Lo stesso discorso di può ripetere anche per Lo Hobbit: “Quanti cinema saranno in grado di proiettare il 3D a 48 fps?

Da spettatori e consumatori speriamo di non assistere nuovamente alla bagarre dell’esordio del 3D, e che le scelte siano ragionate e ponderate nei tempi opportuni, evitando approssimazioni e dilettantismi dell’ultimo minuto. Vi terremo aggiornati nei prossimi mesi quando l’argomento si scalderà a dovere.

L’uscita del primo capitolo de Lo Hobbit è prevista in America e in Italia per il 14 dicembre 2012. 

Fonte: Collider