Cosa sono le ciliegine di Laura Morante? Sono un assaggio della complessità del rapporto tra sessi sintetizzata nella forma di una commedia romantica. Una commedia dolce, proprio come la torta che fornisce il casus belli per l’incipit della storia.
Amanda (Laura Morante) è una donna fragile ma al tempo stesso determinata, che non accetta di sorvolare su quei tipici difetti degli uomini che fanno impazzire il genere femminile, come la poca attenzione per i particolari, l’indifferenza rispetto a quei dettagli che invece agli occhi delle donne possono significare tutto. Ecco perché non ci pensa due volte a rompere con il compagno che mangia inavvertitamente l’unica ciliegina sulla loro torta di anniversario. Questa intransigenza è destinata però a smussarsi di fronte ad Antoine (Pascal Elbé), uomo gentile, sensibile e gay, con cui Amanda sente finalmente di poter essere se stessa senza preoccupazioni. Ma tra di loro vige un enorme malinteso, poiché lui non solo è etero, ma anche innamoratissimo della sua nuova amica, di cui tuttavia non osa distruggere la fiducia faticosamente costruita nei confronti degli uomini.
Oltre che il canovaccio del film sentimentale, Ciliegine sposa perciò anche quello della commedia degli equivoci, con gag e fraintendimenti a volte fin troppo naif, fino a giungere all’agognata pace (o meglio dire tregua) tra i sessi di cui i due protagonisti sono fieri esponenti. Non che manchi di delicatezza e di ilarità, ma per essere l’esordio dietro alla macchina da presa di un’attrice molto apprezzata come Laura Morante, il film si presenta debole e non particolarmente originale. Frutto di una travagliata coproduzione franco-italiana, Ciliegine sembra perdersi tra toppi stili e ispirazioni che ne dilatano, come dire, il carattere. Da una parte c’è quel tipo di romanticismo sognante che ben si adatta ai prodotti di genere provenienti soprattutto dagli USA, dall’altra c’è una fotografia asciutta e improntata al realismo senza dubbio francese, dall’altra ancora una certa propensione al farsesco di cui conosciamo tutti la provenienza.
L’atmosfera del film è poco decifrabile, quindi poco fruibile, e senza dubbio pervasa da un certo tono radical chic, con tanto di citazionismo, che abbatte ancora di più la verve dell’opera. Ma se a qualcuno dovessero ancora interessare i piccoli problemi di cuore dell’alta borghesia europea, dovrebbe trovare pane, anzi ciliegine, per i suoi denti.
Ciliegine uscirà nelle sale italiane il 13 aprile, distribuito da Bolero Film.