La notizia ormai si sta dilagando su tutta la rete, tanto da esser stata riportata anche sulle pagine dell’Hollywood Reporter: il regista Tom Six ha accusato l’attore Dieter Laser di essere la causa del ritardo della produzione del film horror, The Human Centipede 3 (Final Sequence), terzo e ultimo capitolo della franchise.
In una serie di tweet scritti questa mattina, Six ha dichiarato che stava per citare Laser, la motivazione? Richieste ‘assurde’.
“Un attore che esige i suoi cambiamenti nella sceneggiatura che a me, come creatore di THC, non sono piaciuti. O si fa a modo suo o niente e dopo aver firmato il contratto!”.
Più tardi il sito Fangoria ha ricevuto per primo un comunicato stampa in cui la produttrice Ilona Six ha dichiarato:
“A causa del successo di The Human Centipede, sembra che l’ego di Mr. Dieter Laser è cresciuto fino a proporzioni ridicolamente grandi. Prima ha firmato il contratto ed ha dichiarato che lo script di The Human Centipede 3 è fantastico, e poi ha chiesto inaccettabili modifiche allo script fatte da lui, ed ora ha rifiutato di recitare la parte, solo sette settimane prima delle riprese.
La Six Entertainment Company inizierà un’azione legale contro Dieter Laser. Tom Six dice di non preoccuparsi – la fotografia principale sarà rimandata e si terrà entro la fine dell’anno”.
Nel frattempo su imdb, il nome di Laser (protagonista del terzo film) è sceso di posizione, ed è andato sotto quello di Laurence R. Harvey e quello di Tom Six, non più nella parte del dottor Heiter ma nel ruolo di ‘se stesso’. Screen/read ha ottenuto un’intervista esclusiva con Laser dove l’attore tedesco ha potuto dire la sua su quanto è accaduto:
“È molto semplice: ho amato la storia quando mi è stata raccontata, ho ottenuto il contratto e la promessa di avere lo script dalle 4 alle 6 settimane. Quando è arrivato – dopo un anno e mezzo e solo dopo l’annuncio ufficiale – non mi piaceva per niente la realizzazione, non potevo identificarmi immediatamente e con entusiasmo con il personaggio nel modo in cui era stato scritto e sviluppato, in una maratona di giorno e di una notte, ricco di suggerimenti concreti e pratici che mi avrebbero permesso di interpretare il protagonista a pieno ritmo – la stessa procedura [usata] per il Dr. Heiter – ma questa volta avrebbe avuto anche alcuni effetti inevitabili sulla struttura drammatica.
Questo era troppo per Tom e dato che non poteva vivere con i miei suggerimenti e io come attore di metodo non potevo identificarmi con la sua versione, gli ho detto che non potevo vedere una soluzione diversa dal cambiare ‘cavalli’. Tutto qui”.
Non è chiaro se questa serie di eventi non sia solo uno stunt pubblicitario o meno, visto la tendenza di Six di giocare e di spingere con il meta, tanto da far diventare il protagonista del secondo film un fanatico di The Human Centipede, che vuole ricreare nella ‘realtà’ un vero centopiedi umano. Il cambio di ruolo quindi potrebbe indicare la direzione in cui potrebbe spostarsi la franchise, questa volta ambientata in America. Non ci resta che attendere ulteriori sviluppi.