The Hunger Games – Intervista a Jennifer Lawrence, esordio oltre i 100 milioni?

The Hunger Games – Intervista a Jennifer Lawrence, esordio oltre i 100 milioni?

Di Leotruman

Ieri vi abbiamo presentato le foto della première mondiale di The Hunger Games ed i primi commenti sul kolossal più atteso negli Stati Uniti delle prossime settimane (li potete rileggere a questo link).

L’hype sta notevolmente aumentando nelle ultime ore e pare che la pellicola diretta da Gary Ross (Plaesentville) e prodotta dalla Lionsgate stia per superare ogni più rosea aspettativa in termini di incasso d’esordio.

The Hunger Games Jennifer Lawrence Josh Hutcherson Foto Dal Film 02

Se qualche mese fa il destino del franchise era incerto e timidamente lo studio aveva affermato che sarebbe stati sufficienti 100 milioni di dollari totali per dare il via libera al sequel (tra l’altro già in produzione), il discorso si è completamente capovolto. Dai 70 milioni di dollari stimati per i tre giorni d’esordio (grazie anche alle prevendite record di biglietti), ormai è chiaro che la pellicola ha il potenziale per superare tranquillamente i 100 milioni nel primo weekend ed entrare nel ristretto club dei film riusciti nell’impresa. Un club ancora più ristretto se consideriamo il mese di marzo: solo Alice in Wonderland è riuscito a superare i 100 milioni (116 milioni), e il record potrebbe anche essere battuto.

C’è qualche analista che considerando i vari sondaggi on-line, i dati di prevendite ed altri fattori di tracking, ipotizza che possa addirittura superare i 138 milioni di Breaking Dawn – Parte 1. Fantascienza? Non secondo Deadline, che riporta la notizia che i cinema IMAX che proietteranno la pellicola saranno 270 e quasi tutti stanno iniziando ad aprire le prevendite per gli spettacoli delle 3 del mattino, considerando che quelli di mezzanotte sono praticamente esauriti da settimane!

Nell’attesa di scoprire se le aspettative verranno tradite o meno, vi riportiamo una recente intervista del sito americano ComingSoon.net a Jennifer Lawrence, la protagonista nei panni di Katniss. Ecco le curiosità sul film, sul suo ruolo, sull’allenamento che ha dovuto sostenere e sul regista.

The Hunger Games Jennifer Lawrence foto dalla Premiere 2

Qual è stata la sfida più grande nel recitare in un adattamento un romanzo così popolare?

Proprio il fatto che era già nella mente di tantissime persone. Quando stai uscendo con un film normalmente nessuno ha realmente visto il personaggio prima di poter dire “eccolo”. Sto interpretando questa volta un personaggio che la maggior parte delle persone ha già visto nella propria mente. Questo è spaventoso.

Avevi anche tu le tue idee preconcette?

Sì le avevo, e la mia comprensione del personaggio ha influito sulla la mia performance.

Il cast è stato coinvolto in un fan tour proprio in questi giorni. Come è stata quest’esperienza?

Ieri era il nostro primo e mi sentivo come Justin Timberlake ai tempi degli ‘N Sync. È stato grandioso. Una ragazza è quasi svenuta, ma non su di me. Mi siedo tra i ragazzi e di solito partono con Liam [Hemsworth] e gli dicono: “Dì qualcosa! Dì qualcosa!” Lui poi parla con il suo accento australiano e qualcuno passa, e io a malapena la possibilità di mettere un autografo prima che si siano già fiondati  verso Josh [Hutcherson]. “Oh mio dio,ti ho amato così tanto in …” e poi si mettono a piangere. E io: “Va tutto bene!”. Ho fatto molta pratica per l’autografo, ma praticamente non riesco quasi mai ad usarlo!

C’è una stella nell’autografo?

C’era un cuore, ma l’ho tolto!

Che tipo di allenamento fisico hai dovuto fare per il ruolo?

Corsa libera per l’agilità, tiro con l’arco, arrampicata, combattimento e yoga. Ma questo è tutto.

Come te la cavi con l’arco adesso?

Molto bene, d’altronde ho avuto per allenatore un campione olimpico, quindi potrò sempre negare che sia colpa mia.

E le tue abilità di arrampicata su un albero?

Buone anche quelle, anche se ho sempre avuto l’imbracatura!

Dovrei quindi tenerti sempre in forma anche nei prossimi anni, considerando che si tratta di un franchise?

Quando sei in un film intitolato ‘The Hunger Games (I giochi degli affamati), c’è solo una cosa che si può fare quando non si lavora: mangiare! Per quanto riguarda l’esercizio, mi piace stare relativamente in buona forma in ogni caso, correre e cercare sempre di fare qualcosa. Non ci sarà quindi bisogno di ripartire da zero ogni volta. C’è una relativa opera di manutenzione. Giusto per far resistere il cuore.

Quanti giorni hai potuto riposarti durante le riprese?

Nessuno. Per un po’ ho avuto il sabato e la domenica, ma poi ho sempre lavorato anche di domenica.

Nel libro tutto è visto dal punto di vista Katniss. Quanto utile è stato il libro? Hai avuto sempre questi pensieri in prima persona per la testa?

Per un attore è davvero una cosa incredibile avere a disposizione un dialogo interiore del proprio personaggio. Non succede mai ed è stato molto utile.

Ad un certo punto bisogna però lasciare da parte il libro…

Sì, quando stai girando un film, il libro è sempre un buon strumento, ma una volta che hai lo script in mano e stai per girarlo, devi lasciare andare il libro. Ho continuato ad utilizzare i dialoghi interiore, ma sì, ad un certo punto bisogna staccarsi dal libro.

Hai avuto la possibilità di lavorare con alcune importanti registe, tra cui Debra Granik e Jodie Foster, ma anche con registi maschi. Come si lavora con Gary Ross? Qual è il suo stile?

Non ha uno. Egli comunica con ogni singolo attore e riesce a far funzionare qualsiasi cosa.[…] Gli ho sempre chiesto di dirmi cosa andava bene e cosa no, e lui è sempre stato molto tecnico con me. Con gli altri riusciva a diventare anche una guida emotiva. […] Ha una sua visione molto specifica, è forte, è brillante ma riesce anche ad ascoltare tutti. È artisticamente libero.

Hai detto che ti piace la regia di tipo tecnica. È qualcosa consideri anche prima di imbarcarti in un progetto?

Sì, si tratta di qualcosa che ho sempre guardato quando leggo uno script per la prima volta. Si può amare uno script, ma se non si ha un buon regista, difficilmente diverrà un buon film.

Qualcuno si adatta al tuo modo di lavorare?

No, piace a me adattarmi al loro modo di lavorare. Mi piace farlo. Ciascun regista è così diverso dall’altro che bisogna adattarsi ed essere pronti ad ogni cambiamento. E ‘sorprendente per me. Mi piace. Non voglio un regista che lavori intorno a me. Penso che sia più divertente adattarsi al loro pensiero e volere.

Hai una scena preferita nel film?

Sì, la scena con Stanley Tucci prima di andare ai giochi. Uno, perché è divertente da vedere, ma anche questo è il momento in cui Katniss si rende conto che è una gara, e se vuole vincere deve giocare insieme.

The Hunger Games arriverà nelle sale italiane il 1 maggio. Cliccate su Mi Piace nel riquadro sottostante per rimanere aggiornati sulla pellicola, così come sulla nostra pagina Facebook. Tornate a seguirci più tardi per la diretta della première!

Fonte: THR, CS

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