Lorax: incontro con Danny DeVito e Zac Efron.

Lorax: incontro con Danny DeVito e Zac Efron.

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Negli USA il Dr. Seuss è un’istituzione della narrativa per bambini. Alcuni dei suoi personaggi, come il Grinch Il gatto e il cappello matto sono già stati portati sul grande schermo, e ora il compito di incantare il cinema è passato al Lorax, una magica creaturina pelosa e colorata che lo scrittore ha immaginato come un difensore della Natura evocato ogniqualvolta qualcuno la ferisce, e che parla per gli alberi perché loro non hanno voce. Il personaggio negli USA è così popolare che lo conoscono tutti, adulti e bambini, compresa la giovane star di High School Musical Zac Efron e un mito del cinema come Danny DeVito, che sono stati chiamati dalla Illumination Entertainment (già creatrice di Cattivissimo Me e Hop) per doppiare l’adattamento cinematografico del racconto, intitolato Lorax – Il Guardiano della Foresta. Il primo è la voce di Ted, un giovane che per accontentare una ragazza di cui è follemente innamorato, si spinge fuori dalla città di plastica in cui vive per andare a cercare il “cattivo” Once-ler e scoprire dalle sue labbra dove trovare un vero albero con legno e foglie. DeVito invece è proprio il magico esserino brontolone che parla per conto degli alberi, e che in questo caso ha parlato proprio tanto, avendo doppiato il film non solo nella versione originale inglese, ma anche quella italiana, spagnola, tedesca e russa. Ieri li abbiamo incontrati a Roma, insieme al cantante Marco Mengoni, cui è spettato il compito di dare voce a Once-ler nella nostra lingua.
 

Per DeVito, non è la prima volta “dietro” a un personaggio animato: “Ho doppiato il film Mio Mini Pony. L’ho fatto per mia figlia, che era ancora piccola all’epoca e pazza dei Mini Pony! E poi anche Hercules, ma sebbene sia stato molto tempo fa, non ricordo alcuna differenza sostanziale. L’unica cosa è che adesso la tecnologia permette di lavorare più velocemente, e che ormai c’è sempre una telecamera piazzata su di te in sala di doppiaggio. Stavolta, tra l’altro, hanno spedito il girato fino in Francia per permettere agli animatori di lavorarci su”. Per Zac e Marco, invece, è stata la prima volta, o perlomeno la prima in un lungometraggio. “È fantastico, per niente come me lo aspettavo. Sei solo tu e il microfono, tutto il resto deve venire da te, da quello che hai dentro”, ci ha detto il giovane idolo per le teenager, confessando inoltre di adorare il fatto di poter andare a lavoro senza preoccuparsi del proprio look, magari perfino in pigiama. Mentre per Mengoni è stata un’esperienza davvero insolita, provenendo dal mondo della musica e non del cinema: “Devi entrare nella storia e creare un’altra persona, ma alla fine forse la cosa migliore è metterci anche un po’ di te stesso, usando delle piccole tecniche per inserirti nel personaggio. Direi che è difficile e non difficile allo stesso tempo. Comunque mi è piaciuto così tanto che spero di rifarlo presto”.

A coinvolgere profondamente tutti questi tre doppiatori nel progetto, è stata però soprattutto la storia, su cui Efron ha un aneddoto quasi commovente: “Me la leggevano sempre mio padre e mia madre quando ero piccolo. Ne ho trovata una copia a casa che sulla prima pagina ha il nome di mio padre scritto in stampatello. Probabilmente è stato il suo primo libro, e lui poi l’ha passato a me”. A rendere speciale il Lorax non è perciò solo l’importante messaggio del libro e del film, che mette in luce l’importanza della tutela dell’ambiente, ma anche la capacità di legare più generazioni. “È stato molto bello vedere questa storia che prende vita sul grande schermo e poterla condividere tanto con i più piccoli che con i miei genitori”, spiega Efron, secondo cui il film è “colorato e divertente, ma ha al centro una questione molto seria, cioè quello che possono seminare i bambini di oggi”, anche quelli che, come Ted, all’inizio si sentono troppo piccoli e non hanno mai pensato di poter fare qualcosa di concreto.

Anche DeVito, che dice di aver sempre avuto i libri di Dr. Seuss a casa e di averli fatti conoscere a tutti e tre i suoi figli, è entusiasta all’idea di essere diventato la voce del Lorax. “È una storia incredibile e visionaria, soprattutto se considerate che è stata scritta 40 anni fa. Trovo sia molto importante trasmettere ai giovani il messaggio del libro, che non è contro l’industria, come ha detto qualcuno”. La storia del Lorax, quando uscì negli anni ’40, fu infatti censurata in diversi stati americani, e anche adesso, che è approdata sugli schermi USA, c’è chi l’ha criticata per gli stessi motivi. Ma per DeVito si tratta di pura miopia: “C’è sempre chi scatta sulla difensiva quando cerchi di cambiare le cose, ma il Lorax non è contro nessuno, vuole solo aprire gli occhi alla gente e farle capire che non bisogna essere così cinici e concentrati sul presente, che non si può solo prendere dalla natura, ma anche dare”. Altrimenti, prevede l’attore, faremo tutti la fine di Once-ler, tappati in casa in una terra devastata dall’inquinamento, in disperata attesa che qualcuno ci venga a salvare.


A questo punto però, il bravissimo attore (che è anche regista e produttore di pezzi importantissimi del cinema americano di fine millennio) ci deve togliere a tutti i costi una curiosità: ma parla davvero italiano? “No, assolutamente. Parlo come un vecchio italoamericano del New Jersey”, ci confessa, ma rassicurando: “Per fortuna mi hanno mandato da Roma dei bravissimi interpreti e professionisti del doppiaggio, con cui abbiamo studiato e ripetuto ogni singola battuta”. D’altra parte, afferma con decisione “ho accettato di doppiare il film in italiano solo a patto di poterlo fare alla perfezione, senza renderlo imbarazzante”. E lo stesso vale per le altre tre lingue oltre all’inglese. Alla faccia dei suoi 67 anni!

Lorax – Il Guardiano della Foresta arriverà nelle sale italiane il 1 giugno 2012. Per tutte le news sul film e per rimanere aggiornati cliccate sul riquadro sottostante (anche sul Mi Piace) mentre il trailer italiano è QUI.

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