Regia: Claudia Cipriani
Durata: 1h 17m
Anno: 2011
Quello di Baia del Re è un nome che ha un triplice significato: può riferirsi all’ultimo avamposto nel Mare Artico, ad un quartiere popolare che si trova nella periferia di Milano e ad un’associazione che, proprio in quella zona, cerca di dare un sostegno, sia morale che concreto, a chi ne ha più bisogno.
Il documentario diretto da Claudia Cipriani parla di queste realtà, mescolando passato, presente e futuro e proponendoci un percorso di formazione narrato attraverso due punti di vista: quello della regista e quello di Valentina, una giovane ragazza che nella comunità Baia del Re ha trovato l’opportunità di dare un senso (e soprattutto un riscatto) alla propria vita. Due storie venate di tragedia, ma al tempo stesso ricche della più pura speranza.
Mescolando immagini del passato (provenienti dall’archivio dell’Istituto Luce) e stralci di presente, Lasciando la Baia del Re racconta la storia di una perdita e del ritrovamento di se stessi e nel farlo ci ricorda che, il più delle volte, lo spettacolo della vita va ben oltre la fiction più pura.
È questo sicuramente il pregio principale di quest’opera: l’avere al proprio centro due storie vere e particolarmente intense, che, a differenza di molti altri documentari, sono in grado di interessare e risultare appassionanti sin dai primi minuti.
L’avventura di Claudia e della giovane Valentina, così come quelle di tutte le altre persone (concrete o meno) che si avvicendano lungo questo percorso, che si conclude con gli splendidi scenari della vera Baia del Re sul Mare Artico, rappresenta un’alternarsi di punti vista che, in un modo o nell’altro, lascia qualcosa dentro.
Vi ricordiamo che Lasciando la Baia del Re sarà in programmazione al Cinema Aquila di Roma. Per maggiori informazioni potete visitare il sito www.cinemaaquila.com.