Venerdì scorso è iniziata quella che potremmo definire la parte finale di una lunga battaglia legale tra la DC Comics/Warner Bros. e i discendenti di Jerry Siegel, coautore con Joe Shuster, nell’ideazione e nella realizzazione di Superman. La sentenza che verrà emessa dalla Corte d’Appello del Nono Circuito stabilirà il futuro della franchise, se i Siegel riusciranno a vincere la battaglia legale potrebbero ottenere il pieno controllo dei diritti di Superman a discapito della DC/Warner che non potrebbe più usare il personaggio senza il permesso dell’estate.
In un fascicolo di 117 pagine presentato dalla Warner alla corte, lo scorso venerdì, lo studio ha riportato come nel 2001 le due parti avevano raggiunto un accordo su tutti i termini essenziali per una nuova concessione dei diritti di sfruttamento di Superman. Poco dopo questo incontro l’estate di Siegel è stata contattata dall’avvocato Marc Toberoff che li ha convinti che avrebbe potuto ottenere più soldi. I Siegel hanno così licenziato l’avvocato che li ha rappresentati fino a quel momento ed hanno assunto Toberoff. La Warner vuole dimostrare che quando i Siegel hanno lasciato il tavolo delle negoziazioni c’era già stato un accordo tra loro e chiede al Nono Circuito di mettere fine a questa lunga disputa imponendo il presunto accordo del 2001.
Secondo lo studio:
“La famiglia ha dichiarato che non c’è stato alcun accordo senza un contratto, e la corte distrettuale si è dimostrata d’accordo, mettendo da parte i principi legali sui contratti stabiliti in California – principi essenziali all’industria dello spettacolo, dove molti affari non sono mai stati formalizzati. La regola è semplice: un accordo è un accordo, che sia in forma contrattuale o meno”.
Grazie a Toberoff nel 2008 un giudice federale della California ha stabilito che la cessione dei diritti di Superman era valida solamente per quanta riguardava le prime edizioni di Action Comics, mentre i diritti delle pubblicazioni successive appartengono alla DC. In termini pratici l’estate ha riottenuto i diritti sulla caratteristiche principali di Superman come il suo costume, Clark Kent e le storia delle sue origini, mentre la Warner detiene quelli di altri elementi come la kriptonite e Lex Luthor.
Secondo il fascicolo presentato tre mesi fa da Toberoff, l’estate di Siegel chiede la revoca della sentenza del 2008 presa da un giudice di una corte di giustizia di rango inferiore per non aver permesso la riconquista dei diritti di Superman nei fumetti pubblicati su Detective Comics. Secondo l’appellante Siegel e Shuster hanno creato le nuove storie di Superman a proprie spese, senza alcun vincolo o ingaggio da parte della DC. Nel fascicolo viene riportato che i co-creatori hanno venduto i diritti del loro lavoro a 10 dollari a pagina, sotto gli stessi termini dei fumetti pubblicati su Action Comics. Di conseguenza l’estate non considera le pubblicazioni su Detective Comics come un lavoro che può essere considerato di proprietà del datore di lavoro e non più di proprietà dell’appellante. Lo scopo dell’estate dei Siegel è di godere dei benefici dell’applicazione del Copyright Act che prevede l’impossibilità per la DC di usare i diritti di Superman per un periodo di 50/75 anni dalla morte del creatore, senza l’approvazione dell’estate.
Nel fascicolo presentato venerdì dalla Warner lo studio ha risposto ai tentativi dei Siegel di riottenere i diritti totali. La Warner a questo proposito ha dato la sua versione dei fatti:
“Le suddette opere di Siegel e Shuster sono state create e pubblicate dopo la finalizzazione di due accordi con la DC. Sotto questi accordi la DC possiede il controllo completo sulla creazione delle nuove storie di Superman e sui vari elementi. Niente poteva essere fatto senza il consenso della DC. La DC ha avvisato Siegel e Shuster che la compagnia ‘non avrebbe tollerato o accettato un lavoro sciatto’ e che se le loro nuove storie di Superman e i disegni non ‘avrebbero mostrato un netto miglioramento’ la DC ‘avrebbe preso altri accordi per far si che [l’opera] venisse portata a termine'”.
La Warner sottolinea che Detective Comics ha preso un enorme rischio nel pubblicare le storie di Superman che le altre case editrici avevano rifiutato.
Secondo lo studio i Siegel non solo hanno ripudiato l’accordo del 2001 ma anche gli accordi originali fatti negli anni trenta. A seconda di quale sentenza verrà pronunciata in questo appello, Man of Steel potrebbe diventare il primo di una nuova serie di pellicole o l’ultimo film dedicato a Superman prodotto dalla Warner Brothers.
Fonte THR