Cinema

In cinema e in TV, il film di Cameron sulla Fossa delle Marianne

Pubblicato il 29 marzo 2012 di Marlen Vazzoler

La notte scorsa il regista James Cameron ha annunciato l’uscita in 3D del documentario che racconterà la discesa di undici chilometri nel Challenger Deep, il punto più profondo della Fossa delle Marianne e per il momento di tutta la terra, nella quale il regista è stato il protagonista assoluto pochi giorni fa.

Cameron parlando con i giornalisti ha spiegato di avere in mente uno speciale televisivo che uscirà per la National Geographic e un film in 3D, dal titolo provvisorio Deepsea Challenge, che potrebbe essere pronto per la fine di quest’anno o l’inizio del prossimo, a seconda di quante riprese aggiuntive lui e i suoi colleghi dovranno girare.
In un’intervista telefonica tenutasi martedì sera dopo la premiere della versione 3D di Titanic, Cameron ha dichiarato:

“Stiamo girando l’intera spedizione, come un film in 3D”. Il regista ha spiegato che la maggior parte degli sforzi sono stati concentrati nel costruire una cinepresa leggera per il 3D in grado di resistere alle enormi pressioni in profondità estrema, ovvero di 16mila piedi per pollice quadrato. “[Le nuove cineprese] sono un decimo delle dimensioni e del peso delle cineprese 3D che ho usato per scendere alle profondità del Titanic [in Ghosts of the Abyss]. Una buona parte del budget di produzione del sottomarino lo abbiamo usato per cercare di capire avremmo fatto l’illuminazione e come avremmo potuto riprendere in 3D nelle piene profondità dell’oceano. Abbiamo affrontato molte sfide ma, ogni volta, il pensiero era che questa spedizione sarebbe stata pagata con un film”.

Cameron ha aggiunto che il documentario conterrà una versione drammatizzata della discesa dell’ingegnere svizzero Jacques Piccard e del capitano della marina americana Don Walsh nel 1960, che durò ‘solamente’ 20 minuti. Walsh, mentre si trovava con la troupe che ha assistito la discesa diCameron, ha dichiarato al regista di essere felice di potergli concedere il suo record, ma Cameron ha risposto:

“Non devi concedermi nessun record. Le strumentazioni erano imprecise, non sapremo mai a quale profondità eravate e non sappiamo a quanto esattamente ero io in profondità. Non c’è alcun modo di misurare accuratamente. Si può far rimbalzare un laser sulla luna e sapere, con qualche centimetro di differenza, quanto dista la luna ma non sapremo mai quanto è profondo l’oceano, perché stiamo misurando le onde, il suono attraverso l’acqua del mare, gli sbalzi di temperatura e la salinità. Il margine di errore è decine di metri. Ho detto [a Walsh]: ‘Condividiamolo [il record]’. E siamo rimasti d’accordo così”.

Il 6 aprile Cameron tornerà nei cinema italiani con Titanic 3D.

Fonti AP, Guardian