Attenzione: il seguente articolo può contenere spoiler. Leggetelo a vostro rischio o se avete visto l’episodio.
Dopo la preview messa in onda con qualche settimana d’anticipo, è partita nei giorni scorsi negli USA, su NBC, Awake, una nuova e molto interessante serie del creatore Kyle Killen (Mr.Beaver) che si muove con disinvoltura tra crime poliziesco e fantasy onirico.
Protagonista è Jason Isaacs nel ruolo di Michael Britten, un poliziotto che finisce vittima di un incidente che coinvolge mortalmente il figlio; ma a un tratto si sveglia ed è in una realtà in cui è la moglie a essere morta, non il figlio. Britten si trova a vivere come due vite parallele in cui due psicologi diversi cercano di aiutarlo. Ma quale sarà la verità? Bellissima idea di partenza per questa serie scritta dallo stesso creatore e diretta nei primi due episodi da David Slade e Jeffrey Reiner.
Un’idea che viene coerentemente seguita per tutta la lunghezza degli episodi: attraverso un semplice aprire e chiudere gli occhi, dormire e risvegliarsi, si creano due mondi paralleli in cui la vita di Britten si divide e s’influenza reciprocamente: stesso lavoro ma due partner diversi (quello nuovo, Vega, sostituisce il vecchio, Freeman che resta nell’altra realtà), psicoanalisti diversi e in un certo senso opposti, la casa divisa in stanza di sopra – regno del figlio – e di sotto – della moglie -, e soprattutto in ogni episodio due casi diversi da risolvere e che si compensano l’un l’altro.
Vero protagonista, tra analisi e sogni, è l’inconscio che filtra, plasma e rende possibili le diverse sfumature delle realtà del protagonista, che rende credibili anche allo spettatore due mondi separati persino dai toni fotografici (caldi con la moglie, più freddi col figlio) e che hanno il vero cuore proprio nella descrizione dei rapporti familiari, teneri e toccanti, più che in una trama mistery che, specie dal secondo episodio con l’introduzione di un personaggio che pare saperne di più, viene fuori.
Scritto con grandissima cura e complessità, diretto ribaltando l’apparente schematismo, Awake è una delle migliori novità della mid-season statunitense, anche per meritò di un cast davvero encomiabile: Isaacs è un attore che amiamo, Laura Allen (perfetta) e Dylan Minnette sono ottimi comprimari e il resto degli attori hanno un controllo che meraviglia. Come la scelta coraggiosa di non lasciarsi andare a facili architetture fantasy per guardare, dolentemente, nel cuore dei suoi personaggi. Speriamo continui così.
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