Si è tenuta a Roma la conferenza stampa dell’industria cinematografica in cui sono stati presentati i dati complessivi del mercato italiano per il 2011. Considerando la profonda crisi economica che ha attraversato e sta tuttora attraversando il nostro paese, si può essere soddisfatti della tenuta del settore cinema in Italia, visto che le perdite in termine di incassi rispetto all’anno precedente si aggirano intorno al 10% (particolarmente ridotte rispetto ad altri settori legati al mondo dell’intrattenimento.
Iniziamo a dare un’occhiata ai dati presentati da Cinetel, che ricordo monitora oltre il 90% un numero di sale italiane a cui corrisponde il 90% degli incassi nazionali:
Le perdite in termine di incassi si aggirano attorno al 10% mentre a livello di presente ci si è assestati poco sotto l’8%, anche a causa della diminuzione del costo medio del biglietto: si è passati dai 6.68 euro del 2010 ai 6.53 euro del 2011.
Possiamo notare come il numero di presenze sia di poco superiore rispetto a quanto venne registrato nel 2009 (un sostanziale pareggio se consideriamo le presenze SIAE). È pesata certamente l’assenza rispetto all’anno precedente di titoli come Avatar, Alice in Wonderland e Benvenuti al Sud (125 milioni di euro complessivi) mentre quest’anno le prime tre posizioni (Che Bella Giornata, Harry Potter 8 e Pirati dei Caraibi 4) non sono andate oltre gli 82 milioni.
Possiamo notare come addirittura il 35,5% degli incassi (il 37,5% delle presenze) sia arrivato da pellicole o coproduzioni italiane, una quota che non si raggiungeva da un quarto di secolo. Crolla invece di quasi 10 punti percentuali a livello di presenze e di circa il 12% in termini di incassi la quota derivante dalle pellicole americane, che raggiunge un minimo storico e inaspettato. Buon ritmo di crescita invece per le produzioni inglese, cresciute di quasi il 4% (anche grazie alla favolosa performance de Il Discorso del Re).
Tra le società di distribuzione è Medusa Film leader assoluto con una quota che supera il 25% per quanto riguarda le presente. Seconda posizione per la Warner Bros con il 17% mentre troviamo Universal sul terzo gradino con il 13%.
Il 54% dei biglietti staccati durante l’intero anno deriva dai Multiplex (il 56% degli incassi). Durante la conferenza sono state presentate le quote di incasso derivate dai multiplex per alcune pellicole e si può notare come solo il 12% degli incassi di Che Bella Giornata, cifra che scende addirittura all’8% per Harry Potter, sia arrivata dalle monosale. Lo stesso vale per Immaturi (9%) e Qualunquemente (12%). Per tutte e quattro le pellicole citate oltre il 50% degli incassi è derivato da sale con oltre 7 sale. Discorso differente per pellicole d’autore come Il Discorso del Re (solo il 24% nelle +7 sale, il 16% nelle monosale e il 45% nei cinema con 2-4 schermi) e Carnage (solo il 20% nelle +7 sale, il 17% nelle monosale e il 48% nei cinema con 2-4 schermi), nonostante quest’ultimo fosse una distribuzione Medusa.
Lo stato di salute del settore cinema in Italia è quindi meno grave del previsto, ma il peggio è realmente passato? La crisi del mondo televisivo purtroppo, ben più grave, rischia di riflettersi profondamente sul mondo del cinema. Gli investimenti sembrano calare, così come la trasmissione di pellicole e il gradimento del pubblico. Secondo Lionello Cerri dell’Anica ANEC, il 2012 sarà un anno di forte recupero:
“Il dato italiano è importante. Abbiamo visto un buon prodotto italiano ed europeo alle Giornate di Sorrento e tutto ci fa pensare che abbiamo buone possibilità di avere un 2012 simile al 2010, quando superammo i 110 milioni di spettatori”
Noi ovviamente ci speriamo e visto l’ottimo ventaglio di proposte per i prossimi 12 mesi (qui la nostra guida ai film 2012) sarà certamente possibile. Vi ricordo che a questo link potete riguardare la classifica completa delle pellicole che hanno incassato di più nell’anno passato.
Fonte: GDS, cinetel