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Benvenuti al Nord, la recensione in anteprima

Pubblicato il 16 gennaio 2012 di Leotruman

Benvenuti al Nord - Poster Ita 1Regia: Luca Miniero
Cast: Claudio Bisio, Alessandro Siani, Angela Finocchiaro, Valentina Lodovini, Nunzia Schiano, Fulvio Falzarano, Paolo Rossi, Nando Paone, Giacomo Rizzo, Francesco Brandi
Anno: 2012

Alberto (Bisio) e Mattia (Siani) sono in crisi con le rispettive mogli. Silvia (Finocchiaro) accusa Alberto di trascurarla a causa del troppo lavoro, mentre Mattia viene lasciato dalla moglie Maria (Lodovini) perché non ha intenzione di lasciare la casa della madre e comprare una casa per la sua famiglia.

Finirà a lavorare a Milano per fare colpo sulla moglie, ma l’impatto con la città sarà inizialmente terribile anche a causa dello strano comportamento dell’amico Alberto.

Il successo di Benvenuti al Sud rimane ancora oggi un parziale mistero. Com’è possibile che una commedia uscita in autunno arrivi alla soglia dei 30 milioni di euro quando a fatica nel nostro paese si superano il 10 milioni? Perché il remake del francese Giù al Nord aveva centrato il bersaglio, cercando di scardinare gli stereotipi che normalmente descrivono gli abitanti del nord e del sud, avvolti da una confezione elegante e con un buon cast (nonostante il film fosse privo di quel pizzico di cattiveria che avrebbe fatto la differenza).

Squadra che vince non si cambia ed ecco arrivare a poco più di un anno di distanza il sequel della commedia. Si è cercato di replicare i meccanismi del primo film, ma gli ingranaggi sembrano girare con maggior fatica.

Questa volta è Mattia il vero protagonista, interpretato da un malinconico e convincente Alessandro Siani. I primi problemi si notano però fin dalle scene iniziali: perché dovremmo empatizzare con Mattia che preferisce farsi lasciare dalla moglie piuttosto che impegnarsi nel cercare una nuova casa per la sua nuova famiglia? Dov’è finito il romanticone del primo film? E perché Maria è diventata così antipatica e noiosa?

Gli amabili personaggi che avevamo imparato a conoscere sembrano scomparsi e le cose non vanno meglio quando la storia si sposta al nord. Il comportamento di Alberto (Claudio Bisio) è francamente inspiegabile in più di un’occasione e si rimane sgomenti nell’assistere ad una folle crisi di mezza età miscelata con un esaurimento nervoso per il troppo lavoro.

Se in Benvenuti al Sud era la storia a farci divertire anche grazie ad una scrittura a tratti impeccabile, le lacune di sceneggiatura del sequel provano ad essere colmate da una serie di gag molto slegate tra loro. I momenti divertenti, che regalano non poche risate, sono tanti e non si possono negare: la scena della promozione di Alberto con Paolo Rossi (già definito come il Marchionne delle Poste), le sequenze nell’ufficio postale pilota che deve sperimentare il programma ad alta efficienza Erpes, l’ingresso di Mattia al circolo dei legisti, la cena a base di sushi e tante altre.

Strepitosa la Finocchiaro nel duplice ruolo di moglie e suocera (tra l’altro con un trucco molto convincente) così come il finto invalido che presenta tre tipi diversi di disabilità nei tre uffici in cui viene collocato. Il problema è che Miniero e Fabio Bonifacci avevano intenzione di dimostrare che anche gli abitanti del nord sanno essere caldi e accoglienti, ma la storia che ci propongono rimane “fredda” a differenza del calore di Benvenuti al Sud, in cui tutti i personaggi avevano un grande cuore ed era davvero difficile non voler loro bene.

Hanno faticato a trovare la storia giusta oppure i pregi del nord sono così difficili da trovare? A fine visione il dubbio rimane, anche considerando il quadro di Milano che ci propone il regista. A parte la scena iniziale in piazza Duomo e un breve passaggio davanti alle Colonne di San Lorenzo, la metropoli lombarda viene completamente identificata con il quartiere Isola e il nuovissimo grattacielo Cesar Pelli viene inquadrato a conclusione di moltissime scene in esterna. Milano non aveva di più da offrire che una sterile torre di cemento armato, tra l’altro ancora in costruzione al momento delle riprese?

Non a caso per il finale alla “volemose bene” si lascia la città per la ben più calorosa montagna con tanto di festa degli alpini e nevicata: un controsenso?

Benvenuti al Nord rimane una commedia molto divertente che non dispiacerà a chi ha amato la prima pellicola. Eppure sentiremo in molti dire uscendo dalla sala “Era meglio il primo…“, e sotto molti aspetti è realmente così.

Voto: 6-

A questo link potete trovare il resoconto della conferenza stampa che i protagonisti del film hanno tenuto a Milano.

Benvenuti al Nord arriverà nelle sale il 18 gennaio 2012. Per rimanere aggiornati sul film cliccate sul riquadro sottostante o sul Mi Piace della nostra pagina Facebook.