Finisce l’anno e si sprecano le ricapitolazioni, i consuntivi, i sommari col meglio dell’anno. E le classifiche di Screenweek. Così dopo quella sul cinema che prosegue in questi giorni, arriva quella delle serie tv, le 5 più belle secondo i blogger tv di Screenweek. Unica regola: solo serie che hanno esordito nel 2011. Per cui mi piange il cuore non poter citare i gangster decadenti di Boardwalk Empire, gli avvocati sentimentalmente tormentati di The Good Wife, i motociclisti di Sons of Anarchy o gli spacciatori di Breaking Bad.
Partiamo col 5° posto: New Girl (Fox).
La comedy di Elizabeth Meriwether, che racconta la coabitazione tra tre ragazzi e la nuova eccentrica coinquilina, brilla della bellezza, dolcezza, follia e degli occhioni dolci e luminosi di Zooey Deschanel (500 giorni insieme) che trascina spettatori e co-protagonisti nel suo vortice di canzoncine fuori luogo, battute, imbarazzi, bizzarrie. Sia lei che la serie sono candidate al Golden Globe nella categoria comedy: non possiamo non fare il tifo per loro.
4° posto: American Horror Story (FX)
L’horror non ha mai avuto molto fortuna in tv. Per ribaltare la situazione ci pensano Ryan Murphy e Brad Falchuk che prendono lo stereotipo per eccellenza dell’orrore cinematografico – la casa infestata – e lo porta al limite estremo, facendone esplodere i risvolti familiari e grottesco all’eccesso. Non per tutti i gusti, con quella regia schizoide e nervosa che può infastidire, ma a tratti eccitante: come la maestosa prova di Jessica Lange, candidata al Globe al pari della serie.
3° posto: Shameless US (Showtime)
Come già detto, caso raro di remake americano migliore dell’originale britannico: lo cura infatti lo stesso Paul Abbott che però, rispetto alla creatura precedente, riesce meglio a coinvolgere ed emozionare il pubblico in questa storia di una famiglia spezzata, distrutta, perfino rivoltante, ma coraggiosa nell’affrontare i propri drammi e ironica nel volgerli in sorrisi. Cast pauroso: dal capofamiglia alcolizzato marcio William H.Macy alla primogenita responsabile Emmy Rossum, fino alla splendida presenza di “secondo piano” di Joan Cusack (candidata agli Emmy). Da riscoprire.
2° posto: Homeland (Showtime)
Anche qui remake, ma da Israele, per quello che potrebbe essere il miglior palliativo possibile per i fan di 24. Un soldato torna dall’iraq come eroe di guerra, ma qualcosa non quadra e un agente dell’FBI crede che in realtà sia una spia dell’estremismo islamico. La verità però è sfuggente come nient’altro e tra cimici, agguati, colpi di scena, Howard Gordon e Alex Gansa realizzano il thriller (spionistico) dell’anno. Candidato a 3 Golden Globe, per la serie e le prove favolose di Damien Lewis e Claire Danes: esplosivo.
1° posto: Il trono di spade-Game of Thrones (HBO)
L’inverno è arrivato e non possiamo non gioirne prima che si alzino i venti gelidi: la rilettura di David Benioff e D.B.Weiss della saga fantasy di George R.R.Martin è una delle cose più belle non solo dell’anno, ma della tv degli ultimi anni. Cinema che – come Band of Brothers e The Pacific sul versante bellico – si affranca dal grande schermo e passa al piccolo, travasando linguaggi, stili, emozioni. Cinema seriale, lo chiama qualcuno, che racconta l’uomo, la politica e il potere reinventando con maturità i codici del genere: chi ama le spacconate stile Conan lasci perdere: questo è più Shakespeare che sword and sorcery. E un personaggio come quello di Daenerys non si dimentica.
Ultima postilla per quanto riguarda il peggio dell’anno: se avete a cuore la salute e non siete onnivori, perdetevi pure tranquillamente le nuove Charlie’s Angels, la cassatissima sitcom How to Be a Gentleman, la cocente delusione di Terra Nova e il fiabesco fallimento di Grimm. Passate un buon 2012 e continuate a seguire le vostre serie tv preferite su Screenweek ed Episode39.