Tra i capolavori della Pixar, possiamo annoverare anche il nostro Cult for Kids della settimana, Wall-E di Andrew Stanton. Un film che è stato amato meno della media dei film Pixar, per via di uno stile sperimentale che non tutti hanno compreso. Ma proprio per questo, Wall-E è un’opera d’avanguardia che invecchierà come il vino, e sarà meglio capita tra qualche generazione. Si tratta anche di un film che pone al centro esseri meccanici e sintetici, mentre gli umani stanno ai margini della storia, anche se dotati di un arco narrativo commovente.
Andrew Stanton concepì l’idea del film nel 1994, durante un pranzo con John Lasseter e gli altri creativi della Pixar. Toy Story, il primo lungometraggio al computer della storia, era ormai in lavorazione da tempo, e il team stava cercando di pensare a idee per altri film. Stanton iniziò a scrivere il film solo diversi anni più tardi, nel 2002: tra le idee iniziali, al posto degli umani, Wall-E avrebbe dovuto trovare sulla Axiom delle gelatine aliene, i Gels. In un colpo di scena finale alla Il pianeta delle scimmie, si sarebbe scoperto che i Gels altro non erano che i pronipoti degli umani, ridotti a gelatina per via della prolungata permanenza nello spazio. L’idea fu accantonata, e si scelse invece di rappresentare gli umani come dei grossi bebè, in modo da rendere ancora più esplicita e potente la loro “crescita”, l’abbandono delle comode poltrone galleggianti e il recupero della stazione eretta per riconquistare la Terra.
Ma parliamo un attimo di Wall-E: uno dei robottini più adorabili dello schermo, Wall-E ha modo di provare il suo eroismo salvando l’umanità. E oltretutto è capace di provare sentimenti umani come l’amore per EVE, avanzata robot il cui scopo è valutare l’abitabilità della Terra. Wall-E, dal canto suo, è uno spazzino, un lavoro umile ma che secondo Stanton avrebbe reso ancora più simpatico il protagonista. E nel legame tra Wall-E e EVE c’è anche un forte messaggio: l’amore è qualcosa che supera le divisioni di classe e ci insegna che siamo tutti uguali. Una curiosità: a dare la “voce” a Wall-E è Ben Burtt, genio degli effetti sonori che ha anche lavorato alla saga di Star Wars.
A seguire, Wall-E al lavoro…