Le sdolcinatezze non mancano mai al cinema, specialmente in periodo natalizio, quando anche i film per far gola prendono l’appellativo di panettoni, pandori ecc. Ecco perché appare audace la sfida di Lucky Red, che con la commedia francese leggera e simatica Emotivi Anonimi, punta a gareggiare con i colossi cinematografici festivi servendosi solo di… un cioccolatino!
Ma non c’è da preoccuparsi, non si tratta di una mera imitazione né di Chocolat, né di altri film in cui scorrono fiumi di cacao e sentimentalismo. Per rendere meno diabetico il tutto, il regista Jean-Pierre Améris decide piuttosto di giocare sui contrasti e sull’ironia, a volte anche con tocchi vagamente grotteschi, compiendo la scelta vincente di affidare tutto il carico romantico del film ai due personaggi più improbabili per una love story: due timidi incalliti che riescono a malapena a guardarsi negli occhi.
Angélique, la protagonista, è una pasticcera di enorme talento, peccato che riesca ad esprimerlo solo nel completo anonimato, perché sviene appena qualcuno le fa un complimento per il gusto incomparabile del suo cioccolato. Jean-René invece di cioccolato ne ha una fabbrica, che tuttavia rischia la rovina perché produce da sempre gli stessi dolcetti a forma di Tour Eiffel e altri prodotti che non riescono più ad attirare il pubblico. Né lui ha intenzione di correggere il tiro, poiché è paralizzato e terrorizzato da qualsiasi cosa esca dalla sua confortante, per quanto ansiogena e mediocre, quotidianità. Difficile pensare che dall’incontro tra due persone così bloccate dalle proprie paure possa nascere un’impresa profittevole, figuriamoci una storia d’amore. E invece, con loro grande difficoltà e nostro grande divertimento, Angélique e Jean-René scopriranno poco a poco come non sia sempre necessario unire gli opposti per ottenere una ricetta vincente.
Inutile negare che la dose di zucchero somministrata agli spettatori sia notevole, ma risulta diluita grazie alle situazioni inevitabilmente divertenti create dall’incontro-scontro di questi personaggi così fobici con la loro paura più grande, cioè l’interazione con altri essere umani. Già risulta interessante e ilare di per sé l’idea di un’anonima emotivi, in cui le persone troppo timide e ipersensibili si ritrovano come alcolisti o tossicodipendenti per cercare di venir fuori dal loro personalissimo tunnel. Lo diviene ancora di più grazie alla buona prova dei due attori protagonisti, Benoit Poelvoorde e Isabelle Carré, che trovano la giusta sintonia per non risultare ridicoli e tenere sveglio l’interesse tra malcelati rossori, esitazioni e tentennamenti vari. Una piacevole merenda natalizia per chi non ha paura di fare indigestione di piccole e buffe storie d’amore.