The Twilight Saga: Breaking Dawn Parte 1 è arrivato nelle sale italiane esattamente da una settimana. La penultima avventura della saga creata da Stephenie Meyer ha incassato già 10 milioni di euro e diviso critica e fan.
Dopo la nostra recensione in anteprima, che trovate a questo link, è giunto il momento di dare spazio al commento di un appassionato della saga. Chi meglio di un fan può esprimere il suo parere sull’adattamento cinematografico? Quali sono state le differenze con il libro? Quali scene sono sembrate adatte e quali meno?
Ecco il commento (particolarmente obiettivo) della nostra Simona, grande appassionata dei romanzi di Twilight e un po’ meno delle pellicole: (anche in questo caso la recensione contiene alcuni SPOILER)
È sempre difficile recensire i film della saga di Twilight, soprattutto quando adori i personaggi e la storia raccontata nei libri… ma non i film!
Da Twilight (2008) ho sempre cercato di mettermi nei panni di colui che va al cinema senza aver letto i libri. Cosa mai potrà capire quel povero uomo di un dialogo copia-incolla-taglia, scene veloci e insensate, personaggi che si corrodono dal dolore senza motivo (apparente), dei vampiri buoni, dei lupi caldi, di una storia raccontata a metà e male?
Ecco qual è stato il dramma, secondo me, delle trasposizioni cinematografiche della saga. Ogni film doveva raccontare e comunicare qualcosa di preciso, invece ogni regista ha dovuto recuperare ciò che il precedente aveva dimenticato creando così una grande confusione nella storia.
Ma, fortunatamente, Breaking Dawn ha avuto Bill Condon.
Dopo l’enorme delusione di Eclipse, non osavo immaginare l’ultimo film. Il quarto libro non è il mio preferito; la storia raccontata rischiava pesantemente di trasformarsi in un film comico e imbarazzante (visto il lavoro fatto per i precedenti capitoli). Breaking Dawn poteva essere veramente un film inguardabile.
E invece, ecco arrivare una grande sorpresa: Bill Condon ha creato un prodotto gradevole, emozionante per i fan, ed è riuscito a ‘contenere’ la mano infame della sceneggiatrice Melissa Rosenberg.Mi sorprende ammetterlo, ma tra Pattinson, Lautner e la Stewart, quest’ultima mi ha finalmente convinto! Kristen è riuscita finalmente a controllare le sue continue “smorfie”, rilassando il viso e comunicando qualcosa in più. Robert non mi ha convinto in tutte le scene, adoro l’attore e il suo personaggio, ma l’Edward “divorato dalle fiamme” (così descritto dalla Meyer nel libro) non sempre c’è stato. Il Jacob di Lautner è rimasto quello dei precedenti capitoli, ma dopo aver visto Abduction, devo dire che l’attore è più convincente in questo film.
Breaking Dawn non mi ha annoiato, seppur la storia scorre lenta in alcuni punti, ma era inevitabile. La prima parte del film funziona. Le scene del matrimonio e della luna di miele sono state ricreate dal regista in modo originale e, in alcuni punti, divertente. Mi è sembrato che Condon abbia messo in scena i personaggi, umani e non, conoscendoli a fondo (ad esempio il breve discorso di Jessica, dal quale si intuisce la sua invidia per Bella) e dando uno spessore a quelli che nei precedenti capitoli si erano limitati ad apparire.
Quando Bella resta incinta viviamo, proprio come nel libro, la sua dolorosa gravidanza che la porterà alla morte per amore della strana creatura che porta in grembo, e le conseguenze che la sua decisione avrà sulla famiglia e su Edward.
Le scene sono accompagnate da musiche sempre adatte e piacevoli. Il regista ha saputo scegliere bene la colonna sonora e il montaggio è finalmente godibile; a parte qualche battuta fuori luogo, non ricordo scene particolarmente inutili. Anche gli effetti visivi sono migliori: finalmente vediamo dei lupi credibili, ascoltiamo i loro pensieri (anche se sembrava una scena da Balto) e capiamo qualcosa in più sulle leggi del branco.Mi è piaciuto il tono dark che Condon ha dato a numerose scene, in particolare alla scena del parto: niente di esagerato ma di grande effetto. Emozionante il modo in cui ha lasciato capire che i ricordi da umana di Bella sarebbero riaffiorati nella sua mente anche da vampira; un flashback di tutti i momenti passati nella sua vita (e nei film precedenti), molto simile all’effetto utilizzato da Catherine Hardwicke in Twilight. Il gran finale che si sposta sugli occhi rossi di Bella era prevedibile, ma non per questo mal riuscito.
La famosa scena dopo i titoli di coda è stato un ottimo incipit per il capitolo successivo: i Volturi vengono a conoscenza della trasformazione di Bella, ma Aro ambisce ad altro e dalle sue parole capiamo che farà di tutto per attaccare i Cullen…
Il lavoro di Bill Condon lascia un grande spiraglio di fiducia per l’ultimo film. Il regista ha saputo gestire e ricreare una storia difficile da raccontare sul grande schermo in modo migliore dei precedenti colleghi, lasciando i fan della saga abbastanza soddisfatti e… con la voglia di rivederlo al cinema!
Siete d’accordo con Simona? A voi è piaciuto il film? Scrivete tutti i vostri commenti in questo post.
The Twilight Saga: Breaking Dawn è sbarcato nelle sale il 16 novembre 2011. Per maggiori informazioni potete consultare le nostre News dal Blog oppure rimanere aggiornati grazie alla pagina Facebook.