Attenzione, l’articolo contiene spoiler. Continuate a leggerlo a vostro rischio o solo se avete visto l’episodio.
Sarà l’aria di fine stagione, saranno le molte critiche ricevute, ma quello di Terra Nova andato in onda martedì sera su Sky (lunedì sulla Fox americana) è forse il migliore andato in onda finora: la trama comincia a farsi più corposa, lascia stare i trucchetti da vecchia serie sci-fi e diventa – speriamo per sempre – una serie d’avventura. Non rivoluzionaria, ma almeno efficace: merito di Vs infatti è quello di allacciarsi direttamente alla storia “orizzontale” della serie, provando a indagare con più costrutto sulla sua mitologia.
Anche a Terra Nova – come in quasi tutte le serie americane questa settimana – si festeggia il Ringraziamento, anche se là si chiama Harvest Festival (la festa del raccolto) e celebra l’arrivo del comandante Taylor sul pianeta terra del passato: il quale comandante però nasconde più di un segreto, che rischiano di venire a galla quando uno scheletro viene rinvenuto accanto all’Albero del pellegrino, che la leggenda vuole fosse la prima casa di Taylor. Scritto da José Molina e diretto da Bryan Spicer, l’episodio riprende la componente thriller che aveva parzialmente funzionato in Bylaw, ma lo allarga anche alla storia di Terra Nova, alla sua fondazione, disegnando per la prima volta in maniera convincente un abbozzo di “mitologia” della serie.
Tutto comincia con Boylan, il barista arrestato per aver collegato Josh ai Sixers, che stanco per l’interrogatorio prossimo alla tortura, parla di qualcosa nascosto sotto l’Albero del pellegrino: un cadavere ormai ridotto a scheletro. L’indagine sull’identità del cadavere e sulla sua provenienza (a cavallo tra il secondo e il terzo pellegrinaggio, la notte che il figlio di Taylor, Lucas, scomparve) s’incrociano con quella che Taylor conduce per scoprire il modo in cui i Sixers spiano la colonia, ossia attraverso insetti condotti tramite un microchip (e che dobbiamo comunque ringraziare per aver interrotto le prove di una stucchevole recita infantile): l’analisi della frequenza della trasmissione porta però a Jim, accusato di cospirazione. Qual è allora la verità? E che c’entra Philbrick, il secondo di Taylor che pare essere il cadavere ritrovato? Domande che trovano una risposta che getta un’ombra oscura sul comandante e padre padrone di Terra Nova: Taylor (che ha dirottato l’insetto per poter “contrattare” con Jim) uccise il suo vice quando questi era stato incaricato dalla Terra del futuro di destituirlo per permettere ai potenti di sfruttare le ricerche del figlio Lucas sulla frattura temporale e dissanguare le risorse di Terra Nova.
Giustificazione credibile, ma che continua a lasciare dubbi nello spettatore: e lo stesso episodio tiene un tono (volutamente) ambiguo tra l’esaltazione della figura di Taylor, con la recita in cui Zoe interpreta il comandante, e la sua messa in discussione. E se alla fine, tutto sembra tornare al suo posto, con il comandante che “battezza” un nuovo arrivato e ringrazia il popolo, resta il dubbio che Taylor non sia un dittatore vecchio stampo, dedito al culto della personalità e al potere col sorriso. E’ proprio questo scavare nei retroscena dei personaggi e del contesto, questi sottotesti politici che hanno convinto chi scrive a dare un buon giudizio dell’episodio: anche se a giudicare dal promo del prossimo – di seguito all’articolo – si dovrebbe su binari più o meno consueti. Staremo a vedere: voi che ne pensate? Continuate a seguire Terra Nova su Episode39 e sul blog tv di Screenweek.