Ci sono pochi film d’animazione come La bella e la bestia, il capolavoro Disney che è anche il nostro Cult for Kids della settimana. Distribuito nel 1991 e diretto da Gary Trousdale e Kirk Wise, il film ha in realtà una lunghissima storia in seno alla Mouse House. Walt Disney in persona aveva considerato di adattare la fiaba di Jeanne-Marie Le Prince de Beaumont in seguito al successo di Biancaneve e i sette nani, ma abbandonò l’idea dopo aver tentato invano di realizzare il film tra gli anni Trenta e in Cinquanta.
Il progetto fu ripreso a fine anni Ottanta, e affidato allo studio satellite della Disney creato a Londra per la realizzazione di Chi ha incastrato Roger Rabbit?. Richard Purdum, animatore inglese, fu scelto per la regia, e i lavori iniziarono sotto la supervisione del produttore Don Hahn. L’idea iniziale era quella di creare una versione piuttosto cupa della storia, senza elementi musical. Fu l’allora presidente dei Walt Disney Studios, Jeffrey Katzenberg, a decidere che il film venisse rielaborato in chiave musical. Purdum lasciò il posto a Trousdale e Wise, e Howard Ashman e Alan Menken, autori delle musiche de La sirenetta, furono chiamati a comporre la colonna sonora. Il film finito fu dedicato alla memoria di Ashman, morto di AIDS mesi prima dell’uscita.
Da ricordare inoltre che il film presenta una delle prime sequenze realizzate al computer, quella del valzer tra Belle e la Bestia, creata grazie a un sistema di software e hardware chiamato CAPS (Computer Animation Production System) e sviluppato dalla Pixar. CAPS consentiva di simulare la profondità attraverso diversi livelli di disegni animati.
Grazie alla sua commistione unica di tecnologia, storia e musica, La bella e la bestia rimane uno dei più alti traguardi della filmografia Disney, fu nominato agli Oscar come miglior film (unico film d’animazione a ricevere questo onore fino al 2009, quando venne nominato Up) e vinse i premi per la colonna sonora e la miglior canzone. All’inizio dell’anno prossimo, e per un periodo limitato, tutti quelli che se l’erano perso allora avranno una seconda chance per gustarselo al cinema, in 3D.
A seguire, la famosa sequenza del valzer.