È stato presentato a Roma Lezioni di Cioccolato 2, sequel di Lezioni di Cioccolato che ha come protagonista ancora una volta Luca Argentero e che arriverà l’11 novembre nei cinema italiani.
Ieri vi abbiamo riportato le curiosità che ci hanno raccontato il regista Alessio Maria Federici e gli attori Vincenzo Salemme e Angela Finocchiaro (qui il post). Tra l’altro tutti i protagonisti sono apparsi a siti web unificati in una divertente videochat andata in onda dalle ore 17 e che potete rivedere a questo link.
Oggi vi proponiamo il resoconto della seconda tavola rotonda a cui abbiamo partecipato, quella con Luca Argentero (Mattia), Hassani Shapi (Nawal) e Nabiha Akkari (Kamal).
Prosegue il sodalizio con lo sceneggiatore Fabio Bonifacci. Com’è stato lavorare nuovamente con lui?
Luca Argentero: Per uno sceneggiatore il fatto di sapere già nel cast chi andrà ad interpretare un ruolo è certamente un bel vantaggio. Per di più noi ci conosciamo da un sacco di anni (proprio dal primo Lezioni di Cioccolato) e Fabio sa perfettamente su cosa mi trovo più a mio agio a lavorare, i toni, le battute, il modo di parlare e molto altro.
Il cambio del regista ti ha spiazzato?
L.A.: No, per nulla. Anzi, ero a favore nel dare un nuovo taglio al sequel. Questo ovviamente non ha niente a che fare con Claudio (Cupellini), che tra l’altro ha intrapreso un altro percorso. La sua opera seconda (Una vita Tranquilla con Toni Servillo) è un film bellissimo, ma ha virato verso qualcosa che voleva realmente fare. Aveva esordito con la commedia perché al giorno d’oggi è il modo più semplice, ma le sue intenzioni erano altre ed erano a tutti note. Alessio invece, che conosco benissimo perché ha fatto l’aiuto regista in praticamente tutte le pellicole che ho girato, ha esordito con una commedia perché vuole fare la commedia. Ero sicuro delle sue potenzialità e ha una conoscenza del set che va al di là del livello medio dei giovani registi, e per questo mi sono trovato benissimo con lui. Credo fermamente che il suo nome lo sentiremo nominare spesso in futuro.
Qual’è il tuo sogno invece? La commedia o altro?
L.A.: La cosa più bella che è successa in questi anni è che nonostante un buon numero di commedie nel mio curriculum, ci sono anche tantissimi progetti molto diversi tra loro. Anche quest’anno ho girato due film che non c’entrano nulla con la commedia. Da un lato spero di continuare a farla perché è uno dei mezzi migliori di espressioni e paradossalmente è molto più difficile che fare un film drammatico. Inoltre è un mezzo che ti avvicina tantissimo al pubblico, che indirettamente può essere poi spinto verso progetti meno semplici.
Hai mai usato il cioccolato per un gesto romantico?
L.A.: Certamente! Milioni di volte, d’altronde il cioccolato ed il cioccolatino sono clichés ed è successo spesso. Ma anche lo stesso Bacio Perugina (n.d.r.: che nella pellicola ha un ruolo rilevante) fa parte dell’iconografia del regalo d’amore. Il Bacio è un mezzo molto potente, che ormai fa parte della nostra storia ed è universalmente conosciuto come gesto d’amore.
Com’è stata la tua seconda esperienza su un set italiano dopo la folle avventura di Che Bella Giornata con Checco Zalone?
Nabiha Akkari: Quando sono arrivata sul set di Checco Zalone non sapevo una parola di italiano. Tornare sul set conoscendo la lingua ha reso tutto più semplice, e lavorare con tutta la troupe è stato fantastico perché sono sempre stati dolci e comprensivi nei miei confronti. Inizialmente avevo un po’ paura a tornare in Italia dopo questo successo perché sono passata da sconosciuta a personaggio conosciuto, tanto che la gente mi fermava per strada e urla “Farah!” (N.d.r.: il suo personaggio in Che Bella Giornata).
Nella vita sei una persona romantica? Ti piace che un uomo faccia la corte come Mattia la fa a Nawal?
N.A.: Si, da un lato sono molto romantica e mi piace che un uomo mi offra fiori e cioccolato…
L.A.: In realtà è la ragazza più rock’n’roll che abbia conosciuto in vita mia! Sembra una ragazza tutta precisina, ma è una vera trappola, una carta moschicida!
N.A.: In effetti il modo più semplice per conquistarmi è farmi divertire. Il classico nerd che mi fa ridere è il mio tipo ideale di uomo. In generale quindi non molto romantica, sono quasi un po’ “autistica” in campo amoroso.
Secondo voi perché in questo momento c’è tanto successo per quanto riguarda la cucina, sia in televisione che al cinema?
Hassani Shapi: Credo che con la crisi attuale ci sia bisogno di qualcosa di bello. Visto che sta cambiando il clima, anche noi vogliamo cambiare e imparare a fare le cose per bene. Questo avviene non solo in Italia ma anche nel resto del mondo. Credo che questi programmi facciano sentire meglio le persone, e forse per questo hanno tanto successo.
Quali sono Luca le tue prossime pellicole in uscita?
L.A.: Nel film di Paolo Franchi (E la chiamano Estate) io faccio una piccolissima parte, mentre i veri protagonisti sono Isabella Ferrari e Jean Marc Barr. È stato un piacere perché ho avuto modo di conoscere un regista particolare, ma per ora non posso dire nulla di più. Le guetteur di Michele Placido è invece un sogno piovuto dal cielo. È un film francese in cui di italiano c’è solo la regia, io e giusto qualche tecnico. È girato in francese e ha un cast superlativo: Daniel Auteuil è il protagonista ed il capo della polizia, mentre io faccio parte della banda capitanata da Mathieu Kassovitz e per la prima volta mi hanno fatto tenere in mano una pistola e sparare! Quando Michele Placido perde le staffe sul set è uno dei momenti di più alta commedia che si possa immaginare. Lui è come un litro d’acqua in una bottiglia da mezzo litro, ed è quindi strabordante. Ha una passione, una vitalità ed un’energia che non si può raccontare. Il suo “sbrocco” non è sintomo di acidità o di cattiveria, ma arriva perché è un uomo che ha troppe cose dentro per poterle riassumere in modo calmo e posato. Sono momenti di grande input emotivo e fisico.
Lezioni di Cioccolato 2 arriverà nelle nostre sale l’11 Novembre 2011. Per maggiori informazioni potete consultare le nostre News dal Blog. Ecco inoltre la pagina Facebook ufficiale del film.
Fonte: screenweek