Attenzione, il seguente articolo contiene spoiler. Continuate a leggerlo a vostro rischio o solo se avete visto l’episodio.
Una buona regola della narrazione cinematografica e televisiva dice che ogni tanto servono dei tempi morti, delle pause nel racconto, altrimenti i nodi principali o i colpi di scena non avrebbero lo stesso effetto sullo spettatore. Così anche American Horror Story, giunto al terzo episodio dopo due puntate al cardiopalma, con Vecchi rancori si decide di tirare un po’ (poco) i remi in barca, senza per questo tralasciare importanti rivelazioni sui personaggi.
Vivien vuole decisamente vendere casa, dopo gli avvenimenti dell’episodio precedente, ma per Ben non è un’opzione visto che nella casa hanno investito ogni risparmio. Intanto, l’uomo ha problemi in casa, e nemmeno pochi: dopo l’ennesima avance della cameriera che lui vede bellissima, Ben reagisce violentemente scatenandone l’ira, mentre una sua paziente prossima al divorzio sparisce. E come se non bastasse, Hayden appare a casa, decisa a tenersi il bambino concepito con Ben. Scritto da Jennifer Salt e diretto da Bradley Buecker, l’episodio continua a girare intorno ai temi della maternità, della maledizione e della maternità come tale, con qualche flessione, ma anche con qualche freccia al proprio arco.
Per esempio l’incipit, nel 1983, nel quale si vede Moira mentre viene praticamente violentata dal suo padrone dell’epoca, scoprendo poi che altri non era che il marito di Constance: la quale armata di pistola (e pesantemente ritoccata al computer) spara a lei – al suo occhio, per la precisione – e al marito. Probabilmente uccidendole, anche se abbiamo capito che niente è come sembra nella serie: a parte il prologo, però nell’episodio non c’è niente di particolarmente avvincente o inquietante, prima del finale. La casa è difficilissima da vendere per la sua fama (per questo cerca un appartamento in affitto), che Viv constata di persona facendo un tour degli orrori della città, ricevendo poi la visita del fantasma della sig.ra Montgomery, la prima inquilina della casa ora ribattezzata “la casa degli omicidi” (Murder House, come recita il titolo originale), di fronte alla quale una perdita di sangue fa pensare a Viv di aver perso il bambino. Ma invece Ben avrà un figlio, non solo uno legittimo, ma anche uno clandestino, visto che Hayden si presenta in studio, arrabbiata per essere stata lasciata sola – e succederà un’altra volta a fine episodio -, minacciando di rivelare tutto se Ben non le sarà a fianco durante la gestione. Un problema spinoso, che Ben risolve suo malgrado grazie all’aiuto di Larry, che ammazza la ragazza a badilate in faccia e convince Ben a seppellirla costruendoci sopra un gazebo.
E’ questo il finale shock che risolleva un episodio non brutto ma meno convincente degli altri due: la sceneggiatura è meno serrata e appassionante nello sviluppo dei temi e dei personaggi, la regia è più convenzionale e su tutto appare una sorta di apatia che può capitare negli episodi di passaggio. Senza ovviamente che venga a a mancare la stima per gli autori e per una serie che promette scintille e paura, come mostra anche il promo del prossimo episodio che trovate di seguito. Cosa ne pensate? Continuate a seguire con noi questa serie sul nostro blog tv.