Manca sempre meno a Le Avventure di Tintin: Il Segreto dell’Unicorno, il film diretto da Steven Spielberg e prodotto da Peter Jackson, che ricordo arriverà in Italia il 28 ottobre mentre negli Stati Uniti uscirà per Natale.
Il film, girato con la tecnica della motion-capture, porta sul grande schermo l’ intrepido ragazzo reporter nato dalla fantasia di Hergé e che avrà l’espressività di Jamie Bell. Nel cast troviamo anche Daniel Craig come Rad Rackam, e Simon John Pegg e Nick Frost nei panni degli agenti Dupond & Dupont ed Andy Serkis come Haddock.
Nelle ultime ore è stato proiettato per la prima volta alla stampa a Londra, mentre il film avrà la sua anteprima mondiale a Parigi la prossima settimana. Sembra che il film sia stato accolto molto bene dai critici, ed ecco un estratto delle recensioni di Variety e dell’Hollywood Reporter.
Chiaramente ringiovanito dalla sua collaborazione con il produttore Peter Jackson, e benedetto da una sceneggiatura intelligente, Spielberg ha modellato un’avventura da brivido che è in gran parte fedele allo spirito della sua fonte, ma allo stesso tempo è attraente per giovani. […] Il regista e il suo team hanno schierato le migliori finezze tecnologiche, sfruttando il potenziale 3Dper rendere le scene d’azione molto più efficace (senza strafare), mentre il motion-capture ha raggiunto un livello che i personaggi in alcuni momenti sembrano attori in carne ed ossa che indossano delle protesi di make-up.
Spielberg in gran parte onora l’innocenza, mantenendo il tono delle storie originali, ed evitando sensibilmente gli elementi razzisti e antisemiti che semplicemente non possono essere proposti al pubblico contemporaneo. Il risultato è retrò senza essere noioso o antiquato, e lo stesso Tintin, per esempio, ha un bagliore più malizioso nei suoi occhi rispetto a quelli spalancati e naif delle strisce a fumetti: questo lo fa sentire più moderno!
Tintin rappresenta per molti lettori in tutto il mondo (soprattutto in Europa occidentale e nel Regno Unito) quello che Batman e Spider-Man sono per gli americani: un libro di fumetti che hanno scoperto da ragazzi, e una volta cresciuti hanno continuato ad amare. […]
Tintin è ben lungi dall’essere il tipico film di lotta al crimine. Il biondo giornalista con la faccia da bambino non ha superpoteri, non ha un’età chiara, nessun interesse amoroso e risiede a Bruxelles, che è ben lontana da Krypton. Se non altro, il suo approccio erudito a risolvere misteri, con un particolare interesse per le avventure in Medio Oriente, Asia e Africa, lo rendono un meno muscoloso omologo europeo di Indiana Jones, che è presumibilmente la prima cosa che ha scatenato l’ interesse di Spielberg per portare Tintin sul grande schermo. […] Gli sceneggiatori sono riusciti ad incanalare due delle storie classiche di Tintin in una saga piena di azione accattivante e gag visivamenti intelligenti, pur mantenendo una narrazione compatta, che allo stesso tempo non si prende troppo sul serio. […]
La colonna sonora di John Williams, che mescola musica in stile anni ’60 con i temi grandiosi creati dal compositore, accompagna gli eventi verso il finale piuttosto ingegnoso (che comporta un duello di massa e altro), e ad un cliffhanger che ci prepara per la prossima puntata (che verrà diretta da Jackson).
A questo punto le aspettative sono ancora più elevate! Inoltre è stato confermato il finale aperto (bisognerà vedere di quanto) che porta inevitabilmente al secondo episodio, già sviluppato da tempo.
Concepito infatti come una trilogia, il primo film diretto appunto da Steven Spielberg arriverà nelle sale italiane il 28 ottobre 2011, il secondo capitolo verrà diretto da Peter Jackson mentre il terzo verrà probabilmente co-diretto da entrambi. Ricordo che Spielberg arriverà sugli schermi prossimamente anche con un’altra pellicola, intitolata War Horse.
Fonte: Variety, THR