Tra le molte novità del più seguito network americano, ossia CBS, forse la più intrigante e convincente è A Gifted Man, serie creata da Susannah Grant – sceneggiatrice nominata all’Oscar per Erin Brockovich – e prodotta dal grande regista Jonathan Demme (che ne dirige il pilot) in vena di tv visto anche il suo impegno con Enlightened. Protagonista è Patrick Wilson (Angels in America) nei panni del dottor Michael Holt, un chirurgo bravo, famoso e arrogante a cui cambia la vita quando appare la visione di Anna Paul, l’ex-moglie che si scopre essere morta due settimane prima. La donna fantasma gli farà aprire gli occhi sulla sua vita, ma anche sul lavoro, facendogli vedere cose che altrimenti non riuscirebbe a capire.
Nulla di molto originale, in effetti: si prende Dottor House, lo si rende chirurgo anziché diagnosta, ma in fondo si occupa più che altre di capire cosa i suoi pazienti abbiano, e lo si trasforma dallo Sherlock Holmes a cui si è ispirato David Shore a Medium: e non solo perchè il dottore vede e parla con un fantasma, ma perché la serie preferisce guardare più al lato umano, drammatico ed esistenziale che a quello soprannaturale e spettacolare. Il tutto coronato da una buona cura nella realizzazione (pilot diretto da Demme e messo in scena dal suo team di collaboratori cinematografico) e da ottimi attori: oltre allo stesso Wilson, nota di merito a Margo Martindale, fresca vincitrice dell’Emmy per il ruolo di Mags Bennett in Justified.
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