Duncan Jones ha fatto parlare di sé per poco tempo come “figlio di David Bowie“: poi quando è uscito Moon, hanno tutti smesso di menzionare la cosa, perché un esordio così potente meritava rispetto e, anziché come un fortunato figlio di papà, da quel momento Jones è stato visto come una nuova, emozionante promessa. La promessa è stata mantenuta a metà dal successivo Source Code, che comunque era un film su commissione e, in quanto tale, di ottimo livello, anche se non paragonabile all’esordio. Ora, Jones sta per tornare a lavorare a un soggetto da lui stesso scritto, e ancora una volta si tratterà di un film di fantascienza.
Il regista ha rivelato a LoveFilm:
“E’ un altro film di fantascienza, che spero sarà la summa di quello che mi piace fare. Spero anche che prenderà il meglio dai due mondi [quello del cinema indipendente e quello delle grandi produzioni], sarà un’idea mia ma con il budget per poterla effettivamente realizzare. L’ambientazione è fantascientifica, futura, collegata all’universo descritto in Moon ma completamente indipendente. E allo stesso modo è anche connessa a questo script a cui sto lavorando da tanto tempo, Mute, in maniera indipendente e parallela come una graphic novel”.
Il citato Mute è un omaggio a Blade Runner: la storia ruota intorno a un barista muto che, in una metropoli futura, è costretto ad affrontare i gangster della città per ritrovare la sua donna scomparsa. Il film è attualmente in stallo, per cui Jones ha deciso di andare avanti con l’altro, anonimo progetto. Bella anche l’idea di elaborare un universo futuro in cui tutte le sue creazioni originali potrebbero coesistere, come ha già fatto Kevin Smith nel suo View Askewniverse. Jones aggiunge:
“Ho in mente particolari attori che potrebbero aiutarmi a dare al film la sua voce. Ho scelto con chi vorrei lavorare e spero che loro vogliano lavorare con me”.
Che si tratti di Sam Rockwell o Jake Gyllenhaal? A questo punto, non ci resta che aspettare.