E’ iniziato il calo vistoso di uscite, dopo che Harry Potter e i doni della morte – Parte II ha chiuso con la sua ingrombrante presenza la stagione. La pausa sarà breve, già a partire da metà agosto cominceranno a riaffiorare i primi film, ma inevitabile. Ecco dunque che trovano spazio quei film che, per un motivo o per l’altro, ancora non si erano visti da noi. Oggi tocca a due opere diametralmente opposte esordire nelle nostre sale: diamo un’occhiata da vicino…
Diario di una schiappa di Thor Freudenthal
Tratto da una fortunata serie di romanzi illustrati di Jeff Kinney, Diario di una schiappa racconta le vicissitudini di uno studente delle scuole medie alle prese con i bulletti, le ragazze e un’amicizia tanto preziosa quanto inizialmente scomoda. Protagonista è Greg Heffley (Zachary Gordon), pre-adolescente che passa il suo tempo con l’amico Rowley Jefferson (Robert Capron), ma ha paura che ciò possa danneggiare la sua immagine. I suoi tentativi, piuttosto goffi, di moltiplicare la sua popolarità nella scuola crollano miseramente con esiti comici e lo trascinano in una spirale di figuracce, da cui imparerà una sonora lezione: non è tanto importante cosa gli altri pensano di te, ciò che conta è stare bene con se stessi. Per tutta la famiglia. Qui le opinioni della critica. Vi ricordiamo che tra una settimana uscirà anche il sequel, Diario di una schiappa 2: la legge dei più grandi. Se il primo vi piacerà, non perdete il secondo!
Vanishing on 7th Street di Brad Anderson
Il regista de L’uomo senza sonno torna con un horror metafisico di cui un po’ tutti hanno parlato male. Hayden “Anakin Skywalker” Christensen guida un gruppo di sopravvissuti in un mondo colpito da una strana oscurità, nella quale si aggirano creature che rapiscono le persone. Solo chi ha una fonte di luce a portata di mano ha speranza di sopravvivere. Si instaura perciò la classica dinamica dei superstiti asserragliati in un angusto locale, in questo caso un bar alimentato, e perciò illuminato, da un generatore di riserva. La premessa è anche interessante, ma a quanto pare l’esecuzione annoia con il suo tentativo di superare il genere per dire qualcosa di più alto e ambizioso. Eppure, una chance bisognerebbe dargliela: come sempre, in questi casi, i gusti si dividono. Qui la critica.
Come sempre, vi rimandiamo ai trailer della settimana e al box office. Qui trovate le nostre app per iPhone e iPad.