Il cult for kids di questa settimana scelto da Filippo è Casper, il film che mischia la tecnica del live action a quella dell’animazione.
La storia potete leggerla nel post di Filippo, inoltre, sicuramente molti di voi l’hanno visto, le riflessioni sul film e sulle tecniche, potete trovarle nel mio post.
La cosa su cui vorei spendere due parole è, ancora una volta l’importanza della tecnica mista nell’impatto che film come questo hanno sul pubblico.
Mi vengono in mente titoli come Chi Ha Incastrato Roger Rabbit, Pomi d’Ottone e Manici di Scopa, il più recente Hop e Winnie the Pooh Nuove Avventure nel Bosco dei 100 Acri.
Senza dubbio, con le nuove tecniche di animazione e con il 3d, è facile essere catturati di film, ma senza dubbio il fatto di far interagire la realtà umana e quella animata, rende queste pellicole, di particolare effetto sui bambini che le guardano.
Nei bimbi, soprattutto quelli più piccini, non è ancora ben delineato il confine tra realtà e fantasia, quindi, più facilmente di noi, riescono a porsi esattamente a metà tra le due cose.
Probabilmente meglio di noi, riescono a capire questo tipo di film e a trarne maggior vantaggio, lasciando che le pellicole abbiano proprio l’effetto sperato dal regista.
Un altro aspetto che non va sottovalutato in film come questi, è che incarnano le nostre fantasie. In fondo, chi di noi non fantastica, a volte ad occhi aperti, oppure si ritrova a discutere di un qualcosa a voce alta, o non vorrebbe avere qualche ispirata visione…i bambini desiderano questo e lo rendono reale, proprio come avviene in Casper, per esempio…
Loro non si limitano a sognare o fantasticare su un qualcosa o qualcuno, ma rendono questa fantasia reale, loro vedono davvero l’amico immaginario e parlano davvero con un fantasmino simpatico ed affettuoso.
Il live action, associato all’animazione, prende spunto e rende omaggio alla sensibilità dei bambini, per i quali, vivere in bilico tra realtà e fantasia, è la cosa più normale del mondo!