Ghost Rider: Spirit of Vengeance potrebbe non essere un brutto film. Questa è l’opinione che mi sono più o meno fatto dopo aver assistito alla presentazione del film da parte dei registi, Mark Neveldine e Brian Taylor (autori di Crank, per capirci) e le star Johnny Whitworth, Idris Elba e, naturalmente, Nicolas Cage.
Il trailer, se così possiamo definirlo, proiettato è stato decisamente divertente: il look di Ghost è più sporco e cattivo, il teschio appare “tostato” a differenza del cranio candido del primo capitolo, e la frase di lancio “Fucking your shit up in 3D”, che qui non tradurremo (ma chi ha orecchie da intendere…), la dice lunga sulle intenzioni degli autori. Nel video si sono visti brevemente anche due attori assenti dal panel: la nostra Violante Placido e l’ottimo Ciaran Hinds, che dovrebbe interpretare Satana. Ma più di tutto, a colpire è stata una featurette dietro le quinte, i cui protagonisti assoluti sono stati i due registi, e il loro metodo funanbolico e folle di girare: attaccati a una moto in corsa a bordo di rollerblade, imbracati con la star di turno per riprenderla in quale pazzesco volo appesa ai cavi. E impegnati a convincere le star a fare da soli quasi tutti gli stunt più spettacolari. “Non guidavo una moto da una vita, e loro mi hanno detto, ‘bene, farai tu stesso il tuo stunt’”, ricorda Elba, che per sua stessa definizione nel film sarà “un monaco guerriero e centauro, amante del buon vino”.
“Perché lasciare il divertimento agli altri?”, scherzano, ma nemmeno tanto, i registi; “Nel nostro film vedrete vere ossa spezzarsi, non ossa in CGI!”. Ma subito correggono il tiro: “Non chiediamo mai agli attori di fare qualcosa che noi non faremmo”.
“Con questo film ho avuto la possibilità di andare in una nuova direzione”, interviene Cage a proposito del suo Johnny Blaze, “e ho anche potuto interpretare davvero Ghost Rider”, riferendosi alla tecnologia motion capture che gli ha permesso di “donare al personaggio i miei movimenti”. “Ho sempre amato i mostri di più degli eroi. Adoro Ghost da sempre, da piccolo leggevo le sue storie. Credo che oggi, in un mondo in cui i film sui supereroi sono di casa, oltre ai bravi ragazzi ci volesse anche un ragazzaccio. Volevo che il personaggio andasse in una direzione spaventosa rispetto al primo, che era più una fiaba dei Grimm. Stavolta volevamo spaventare e intrattenere allo stesso tempo”. Cage conclude parlando brevemente di Blaze: “Johnny è Ghost Rider da anni ormai, e questo ha avuto un certo impatto sul suo carattere. E’ più sarcastico e ironico”. E siamo sicuri che il buon Nic si mangerà tutti come sempre succede quando interpreta i matti.
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