Ci spostiamo lievemente dall’ambito horror puro per trattare oggi un film che è un vero e proprio cult e che viene associato al genere per via della partecipazione di Sir Christopher Lee in uno dei suoi ruoli più amati, quello del pagano Lord Summerisle. Basato sul romanzo “The Ritual” di David Pinner, The Wicker Man di Robin Hardy racconta di un ispettore di polizia in trasferta su un’isola scozzese per indagare sulla scomparsa di una ragazza. Si scontrerà contro un vero e proprio “muro di gomma” e la reticenza degli isolani. Ma soprattutto, devoto cristiano, rimarrà sconvolto nello scoprire che nell’isola domina un culto pagano, importato dal nonno di Summerisle.
Fu lo stesso Lee a cercare il ruolo di Summerisle per espandere il suo repertorio, che all’epoca contava principalmente pellicole della Hammer – e in particolare quelle della serie Dracula. L’attore lavorò, come altri nel cast, senza paga. Il film fu prodotto dallo studio British Lion, all’epoca in crisi. Il padrone dello studio John Bentley voleva perciò convincere i sindacati che non stava per vendere la compagnia, e per farlo aveva bisogno di produrre un film velocemente. Risultato: nonostante fosse ambientato in primavera, il film venne girato in autunno, e infatti tonnellate di foglie finte vennero incollate agli alberi.
Il protagonista Edward Woodward era un attore televisivo che fu scelto dopo che Michael York e David Hemmings ebbero rifiutato la parte, ma è davvero perfetto nel ruolo del rigido e antipatico puritano che si scontra con lo stile di vita lascivo degli isolani. A scrivere la sceneggiatura fu l’autore teatrale Anthony Shaffer, che fece delle approfondite ricerche sul paganesimo, grazie a cui il film è credibile e mai sopra le righe – e per questo ancora più agghiacciante. Il romanzo originale fu totalmente abbandonato, tranne che per una scena: quella in cui Woodward cerca di resistere al richiamo della “sirena” Britt Ekland che lo seduce dalla stanza accanto.
The Wicker Man è un film unico nel suo genere: intreccia horror, thriller e persino musical per raccontare il confronto tra passato e presente, tra cristianesimo e paganesimo, ma lo fa senza giudicare mai. Le pellicola di Hardy è introvabile in Italia: eppure vi consigliamo di cercarla ed evitare accuratamente il pessimo remake con Nicolas Cage.
Qui sotto il trailer del film.